NAPOLI. DE LAURENTIIS: “MAZZARRI non lo voglio cambiare”

LA GAZZETTA DELLO SPORT (M. Pasotto) – Il presidente del Napoli: «Lui potrà scegliersi un altro patron, ma io non penso a un nuovo allenatore. Cavani? Vale 70 milioni…»

(getty images)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT (M. Pasotto) – Sulla Msc Preziosa ieri sera in pratica c’era una grossa fetta della caccia al secondo posto. Milan e Napoli uniti da uno sponsor, dalla cena di gala, dagli obiettivi stagionali e da una certa irrequietezza nei dintorni della panchina. Il futuro di Mazzarri ormai è qualcosa di annoso. E bisogna dire che De Laurentiis al proposito è cristallino: “Sì, Allegri mi piace molto, fin da quando era al Cagliari, ma Mazzarri non lo cambio con nessuno. Lui può cambiare presidente, ma io non cambierò allenatore. Se dipendesse da me, non cambierei mai Mazzarri. Il futuro dipende solo da lui. Il rinnovo? Ora meglio pensare solo al Torino“. Parlare di Mazzarri col numero uno del Napoli si porta inevitabilmente dietro il futuro di Cavani. Anche in questo caso un punto di domanda grande così che angoscia le notti dei tifosi azzurri. De Laurentiis, però, è piuttosto deciso: “Resta sicuramente, per questo nel suo contratto ho inserito una clausola rescissoria altissima. Al momento ci sono solo due formazioni al mondo che possono investire circa 70 milioni di euro. Edi ha sempre dimostrato un grande fervore e una grande professionalità, si trova bene a Napoli ma ha 26 anni ed è ovvio che ci possa essere l’attrazione per club come Barcellona e Real Madrid. Abbiamo un impegno nei riguardi della città. Anche in caso di addio di Cavani o Mazzarri prometto che costruiremo una grandissima squadra“. Il presidente non risparmia una piccola stilettata alla Juventus: “Siamo già una grande squadra, indipendentemente dal piazzamento che otterremo quest’anno. Non dimentichiamo che otto anni fa eravamo in C e ora sfioriamo i 200 milioni di fatturato. Se Napoli e Milan fossero partiti diversamente, ora la Juve non sarebbe dov’è. Loro sono una grandissima squadra, ma hanno anche vissuto stagioni in cui sono arrivati settimi o hanno vinto in maniera non proprio diretta, come ha spiegato Calciopoli“.