EUROPA LEAGUE. LAZIO-BORUSSIA. Invasione tedesca. Partita e poi il Papa

(Getty Images)
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RASSEGNA STAMPAGAZZETTA DELLO SPORT – Sacro e profano. Papa Benedetto XVI e il Borussia: metti le due cose insieme e ne viene fuori un’invasione tedesca a Roma. L’Olimpico sembrerà un po’ il Borussia Park, stasera: 7.200 tedeschi (su 23 mila tagliandi venduti in tutto) saranno sugli spalti per spingere agli ottavi la squadra di Favre. E molti di loro resteranno nella capitale anche dopo il match, per gustarsi dal vivo l’ultimo Angelus del dimissionario (e connazionale) Joseph Ratzinger, in programma domenica. “Sarà come giocare in casa — dice il centravanti olandese Luuk De Jong —, in carriera non mi è mai capitata una cosa simile”. Ai tifosi del Borussia sarà riservata la curva Sud dell’Olimpico. Sapore di derby. E un derby sarà anche quello dello svizzero Favre contro uno svizzero acquisito come Petkovic: “Dobbiamo vincere, non abbiamo altra scelta — spiega il tecnico del Moenchengladbach —. Sarà dura, ma sono convinto che ce la possiamo fare”. Forse anche perché al Borussia non sarà sfuggita la disfatta laziale a Siena: “Ma in quel match Petkovic ha cambiato diversi uomini. Ha subito molto, è vero, ma domani (oggi, ndr) in casa sarà un’altra storia”. Il riferimento di Favre è il 3-3 del Borussia Park: “All’andata abbiamo avuto sette nitide occasioni da rete. Ecco, per passare il turno dovremo eliminare gli errori sotto porta e cercare di concretizzare il più possibile, giocando in maniera intelligente”. E De Jong conferma: “Testa e velocità, così passeremo il turno”.