INTER. Il ritorno del Principe Milito

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ad ogni gol dell’argentino è vittoria. Con lui in campo, 15 gare vinte su 24. Icardi il suo erede?…

(Getty Images)

 

RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Perché è fondamentale Diego Milito? Perché è la Treccani dell’attaccante, per movimenti, finalizzazione, senso tattico, tutto. Perché nessuno nella rosa-Inter è come lui. Perché senza di lui l’Inter ha fatto meno scintille. E perché in quelle 7 partite di inizio stagione in cui lui ha fatto gol, l‘Inter ha sempre vinto. A meno di clamorosi stop, Diego ritorna domenica sera contro il Chievo e per Strama è un respiro di aria pura. Magari non partirà dal 1′ ma nemmeno questo è deciso: nel caso di panchina iniziale, ecco che davanti (in caso di 4-3-3) si proporrebbe il trio Cassano-Palacio-Alvarez; in caso di titolarità, ecco il tridentone. Nel frattempo è partito il tormentone degli argentini (Milito e Cambiasso) che hanno cominciato a parlare con la società per la spalmatura dell’ingaggio. Non risulta che ci siano già contrattazioni in essere. Però è chiaro che l’Inter guarda al domani, a un centravantone soprattutto nel caso in cui Milito decidesse di tornare in Argentina prima della scadenza contrattuale del 2014 (la scelta sarà esclusivamente sua, in un senso e nell’altro). E’ anche per questo che i nomi usciti legati a Dzeko, Damiao e Icardi (il favorito) hanno un senso: l’Inter li segue, e forse su uno dei tre ha già fatto passi segreti. Ma ora c’è Milito.