NAZIONALE. PRANDELLI: “Confido molto nel lavoro di Allegri”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il c.t. cerca un alleato per il suo attacco e applaude il gruppo: “Non volevamo perdere la sesta amichevole consecutiva”…

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RASSEGNA STAMPA – (A. Elefante) – Eravamo già preparati ad aggiornare il quadro con la sesta sconfitta di fila in amichevole, e poi è andata così, “è andata — ha poi detto Prandelli — che non abbiamo perso una partita giocata peggio di altre nelle quali eravamo stati sconfitti”. E’ stato più che altro un lampo, è stata “la voglia di non perdere, di non subire. In questo senso il segnale di Buffon è stato positivo non solo perché è stato il migliore in campo: gli ho fatto i complimenti perché Gigi non ha mai mollato nulla e ha trasmesso sempre lo spirito giusto, la voglia di recuperare il risultato. Poi, segnando l’1-1, Verratti ha dimostrato di avere grande personalità, talento e tecnica. Però deve essere più veloce in quelle zone del campo e quando esce per andare a contrastare non può permettersi di entrare in scivolata: comunque ha fatto un gol fantastico”. L’Italia a quel punto era già passata da un po’ di tempo al 4-3-1-2, “ed è normale che così sia andata meglio: è un sistema di gioco che conosciamo di più e non a caso abbiamo trovato più densità in mezzo al campo e avuto più occasioni. Ma dobbiamo migliorare anche con quello iniziale, perché può farci fare cose buone e io ho visto aspetti interessanti anche nel primo tempo. Se decidi di giocare in un certo modo, devi mettere in preventivo la possibilità di correre qualche rischio: servono molta più intensità, agonismo, serve attaccare di più la linea difensiva avversaria, e farlo con più giocatori. Questo è un sistema di gioco molto particolare e bisogna avere il tempo di insistere sui dettagli: ci vuole molto lavoro, ma ci può dare soddisfazioni, perché i giocatori interessanti li abbiamo”. Non solo Balotelli ed El Shaarawy, anche se erano loro due i più attesi: “Ovviamente devono lavorare molto insieme, perfezionare certi meccanismi e abituarsi a questo tipo di pressione, perché hanno un destino da predestinati: noi non abbiamo molto tempo, confido molto nel lavoro di Allegri, so che contribuirà a dargli la giusta posizione tattica. Ho parlato tanto con Mario: è stato anche troppo generoso, sa di non essere in grande condizione, deve recuperare la forma e può farlo solo giocando. Però c’è un futuro interessante su cui lavorare”. In attesa di lavorarci su, ieri — ai microfoni di Rai Sport — Prandelli ha annunciato di pensare già anche ad altre possibili novità: “Convocare i giocatori che sarebbero esclusi dal codice etico, farli allenare con noi ma poi lasciarli in tribuna è un’idea interessante: ci stavo già pensando. Finora abbiamo pensato che lasciare a casa un giocatore significhi pungerlo nell’orgoglio, ma ora stiamo valutando anche questa nuova strada”.