CALCIO. DELIO ROSSI: “Da ZEMAN a TOTTI, FIRENZE e la SAMP. Ecco il mio calcio”

UC Sampdoria v AC Milan - Serie A

IL CORRIERE DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (A.Ramazzotti) – Nell’edizione odierna, ‘Il Corriere dello Sport’ dedica un’intervista esclusiva a Delio Rossi. L’attuale guida tecnica della Sampdoria si racconta. L’ex allenatore della Lazio spiega il suo calcio, ma parla anche di Zeman, Totti, di un Icardi che se continua a crescere può diventare il nuovo Milito, della Juventus favorita per il titolo, di Balotelli e di Montella. Ecco alcuni stralci dell’intervista:

IL BILANCIO IN BLUCERCHIATO –  Contento dei risultati, ma soprattutto di aver trovato un gruppo molto ricettivo che si è ‘dato’ al nuovo tecnico. Lavorare così è il massimo. Tutti gli allenatori cercano l”equilibrio. Con il 3-5-2 va in campo una squadra armonica”.

IL FUTURO DI ROSSI – “In questo momento mi sento molto coinvolto e responsabilizzato. I dirigenti si aspettano tanto da me e mi auguro di non deluderli. Quando firmo un contratto, che sia di 6 mesi, 2 o 3 anni, mi lego ‘a vita’ a quella società e non penso di andare via. Abbiamo un accordo fino al termine della stagione perché volevo lasciare libero il club di valutare. Non voglio che nessuno si senta schiavo di un pezzo di carta. Io però non sono un aggiustatore, un tecnico ‘mordi e fuggi’ e il mio futuro lo vedo qui”.

SU ICARDI – E’ un attaccante moderno con buona tecnica, buona velocità e discrete capacità fisiche. Mi riesce difficile accostare un campione a un ragazzo di 19 anni, ma, se continua così, assomiglierà molto a Milito.

SU L’ESONERO DI ZEMAN – Non era ipotizzabile un suo esonero: è uno degli allenatori più bravi d’Italia, un personaggio carismatico. Non credevo finisse così, ma non mi spingo oltre perché non ho gli elementi per giudicare. Sono stato il capitano del suo Foggia (nel 1986-87, ndi) e poi ho lavorato come tecnico nelle giovanili (dal 1991 al 1993, ndi) quando lui era in Prima Squadra. Da Zeman, come da altri tecnici, ho rubato tanto”.

ROSSI E LA ROMA – “Se la Roma mi voleva? No, non sono mai stato vicino alla Roma. La Roma è una delle squadre più forti di questo campionato, soprattutto in prospettiva. Come organico è dietro solo alla Juve e al Napoli. Basta vedere i nomi della rosa: giocatori come Lamela, Marquinhos, Pjanic, De Rossi, Destro, Osvaldo e Florenzi non so quante altre formazioni li hanno”.

SU TOTTI – “Senza fare un torto a Del Piero, considero Totti il più forte calciatore italiano in attività. La sua professionalità e la sua classe gli hanno allungato la carriera”.

LA LOTTA SCUDETTO – “Se lo vincerà una squadra diversa dalla Juve, in realtà lo avranno perso i bianconeri”.