ROMA. SENSI: “La dirigenza avrebbe dovuto tutelare Zeman fino in fondo”

L’ex presidentessa della Roma parla anche del nuovo tecnico: “Un grande professionista, silenzioso ma molto presente”…

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NOTIZIE AS ROMA – Intervenuta a Rai Sport, l’ex presidentessa della Roma Rosella Sensi dice la sua sui casi più spinosi in casa giallorossa e dice la sua sul nuovo tecnico. Ecco le sue parole:

I numeri giustificavano l’esonero di Zeman?
Non credo, parlo da chi sta fuori e non conoscendo la situazione interna mi permetto di dare il mio parere. Per la sua storia Zeman va sempre protetto e tutelato fino in fondo. Sinceramente non lo avrei esonerato, ma non conosco la situazione interna

Aveva detto in passato che avrebbe preferito Montella
Avrei proseguito con Montella lo scorso anno. Non vuol dire che non avrei scelto Zeman, che è un ottimo allenatore, ma per un progetto fatto di giovani avrei proseguito con Montella. Mio padre mi ha sempre detto che l’allenatore va sempre tutelato fino in fondo

La conferenza stampa di Sabatini?
I panni sporchi si lavano in casa. Di fronte alla gestione del gruppo l’allenatore va sempre protetto

La dirigenza giallorossa: tagliare con il passato non è stato l’errore di base?
Un segno di continuità andava dato. Poi ognuno fa le scelte che ritene più giuste, io non avrei dato un taglio così netto. Mi auguro che abbiano avuto dei buoni motivi

Andreazzoli?
Un grande professionista, silenzioso ma molto presente. E’ stato determinante nell’organizzazione e nei risultati durante la gestione Spalletti, mi auguro che possa lavorare al meglio

Il momento di De Rossi?
Daniele ha un carattere forte ed è molto sensibile, non me lo riesco a spiegare. Per rendere al meglio deve sentirsi in un certo modo. Non dico che doveva essere al centro del progetto, ma qualcosa è mancato nei suoi confronti e si è sentito demotivato. Ha anche le sue responsabilità

E’ mai possibile che è impalpabile la presenza della proprietà? Cos’è la proprietà della Roma oggi? (domanda del direttore del Corriere dello Sport Paolo De Paola)
Non la conosco, posso dire quello che è stato prima. La proprietà della Roma deve essere un punto di riferimento, nel bene o nel male, nei confronti di tifosi e giocatori, che devono sentire la presenza di chi decide. Per me è fondamentale nella gestione di un gruppo, che consiste non solo dei giocatori ma anche dei dirigenti e dell’ambente. La Roma va sentita, ci vuole passione per questo lavoro. Mi auguro che Pallotta lo avrà quando verrà qui, ma è troppo lontano.

La presenza della società significa quasi tutto?
Si, il punto di riferimento nel mondo del calcio è necessario.

Il ruolo della banca, la sorprende l’atteggiamento attuale? Durante la sua gestione l’attegiamento era più rigoroso (Domanda del direttore del Guerin Sportivo Matteo Marani)
Non so quale sia l’atteggiamento della banca, posso percepire la stessa impressione che ha avuto lei ma non conosco la presenza della banca nella gestione della Roma. Forse hanno mollato un pochino, ma non ne ho idea.

Il progetto dello stadio, che tempi avrà?
La legge sugli stadi è necessaria per il calcio italiano, bisogna adeguarsi al calcio europeo. Mi auguro che i tempi siano brevi.

Lei è stata criticata in passato anche per il rinnovo del contratto di Totti
Sono stata criticata perché sembrava una cosa fatta in famiglia. Quando abbiamo rinnovato il contratto ero convinta che non stavamo facendo un regalo, e il tempo mi ha dato ragione. Adesso gioca ancora meglio.