NAZIONALE. Adesso MARCHETTI mette pressione a BUFFON

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Il valore di Gigi è indiscutibile, ma a giugno in Confederations spero di esserci”…

buffon marchetti

RASSEGNA STAMPA – (M. Cecchini) – “È passato un bel po’ di tempo – dice Marchettie adesso mi godo l’azzurro sapendo che ci sono tanti portieri con cui vedermela. Certo, il Mondiale del 2010 era finito male e in casi del genere tutti potevano fare di più, ma io ho perso la Nazionale in modo assurdo, visto che ero finito a fare il quarto portiere del Cagliari (per dissapori con Cellino, ndr). Comunque il passato è passato, le cose negative mi hanno fortificato e ora vedo la vita con occhi diversi. Anzi, ringrazio il Signore che mi ha fatto passare attraverso quelle esperienze insegnandomi a reagire”. Tutto vero, anche se in azzurro c’è il totem Buffon. “Il valore di Gigi lo conoscono tutti, ma a giugno in Confederations spero di esserci, grazie anche alla Lazio. Vogliamo centrare un traguardo importante. Peccato per queste due ultime sconfitte che ci hanno allontanato dal vertice, ma sono convinto che questo sia un momento passeggero. Il k.o. di Genova ci servirà di lezione per il futuro. Era già successo col Palermo e la Juve: dobbiamo migliorare la gestione dei finali di partita. Comunque non ci sono cali fisici, a Marassi alla fine volevamo vincere, mentre a volte occorre valutare bene se è meglio accontentarsi di un punto”. A Lotito che dice come la squadra soffra la poca abitudine al vertice e Petkovic che afferma come domenica qualcuno pensasse alle Nazionali, Marchetti replica così: “Se non fossimo abituati ai primi posti non avremmo rimontato due gol; le convocazioni, poi, sono uno stimolo, anche se il tecnico magari avrà percepito cose che magari ci sono sfuggite. Il terzo posto? Occhio al Milan, che con Balotelli è tornato in corsa, ma accontentarsi non è nei nostri programmi, anche perché se guardiamo solo indietro c’è il rischio di brutte sorprese. Klose? Non dipendiamo da lui, siamo al vertice da anni e ci sono anche altri giocatori importanti”.