CALCIOSCOMMESSE. Ricorso respinto: Gegic resta in carcere. I legali ora pensano alla Cassazione

GEGIC-Almir-00

LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPARimane in carcere Gegic, l’ex calciatore serbo costituitosi nel novembre scorso dopo oltre un anno di latitanza nell’ambito dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Brescia che hanno respinto la sua richiesta di scarcerazione. Proprio durante l’udienza di martedì scorso, il procuratore Di Martino aveva rivelato che Gegic durante un interrogatorio aveva riconosciuto Mister X, l’uomo incontrato per due volte a Milano che proponeva risultati sicuri di partite di Serie A in cambio di 600 mila euro. Per il pm Gegic è a conoscenza di molti altri particolari e la sua collaborazione è stata parziale. Il gip Salvini, nell’ordinanza che confermava il provvedimento cautelare, scriveva: “non è credibile la sua versione, specie con riferimento ai rapporti con Ilievsky (tuttora latitante, ndr) dei cui spostamenti e coinvolgimenti, come quello in occasione della partite con la Lazio, non sarebbe stato al corrente”. Per il gip, Gegic doveva restare in carcere perché “è soggetto caratterizzato da una significativa pericolosità sociale, che si desume dal numero elevato di episodi in cui è stato coinvolto (almeno una quarantina), dai consolidati rapporti con soggetti inquadrabili nella criminalità organizzata internazionale. Il legale di Gegic, Roberto Brunelli, attende le motivazioni del provvedimento dei giudici bresciani per decidere se ricorrere in Cassazione.