ROMA. ZEMAN non ci sta: “Il primo tempo doveva finire 4-0”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Ci vuole più convinzione sotto porta. Poi siamo calati fisicamente e ci siamo abbassati troppo”…

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RASSEGNA STAMPA – (A. Pugliese) – Alla fine il rammarico è più o meno lo stesso di domenica scorsa, nonostante la vittoria finale che permette alla Roma di andare a Milano e giocare il ritorno potendo contare su due risultati su tre. “Se avessimo chiuso il primo tempo sul 4-0, nessuno avrebbe potuto dire niente”, dice alla fine Zeman. “Purtroppo non abbiamo sfruttato le tante occasioni. Poi siamo calati fisicamente, ci siamo abbassati troppo, allungandoci. E non siamo più riusciti a controllare le ripartenze dell’Inter come nel primo tempo”. Proprio come domenica, quando la Roma del secondo tempo è stata molto diversa da quella del primo. “Prendiamo gol sempre all’ultimo minuto, si vede che è il nostro minuto – dice Zeman -. Giochiamo un calcio molto dispendioso, ma da Natale non possiamo allenarci come vogliamo. Però ci vuole più convinzione sotto porta. Anche in allenamento a volte non facciamo gol dall’area piccola. Sono brutte abitudini”. È successo anche ieri: Lamela ha avuto tre buone occasioni. “Ma io di lui sono soddisfatto, quelle occasioni se le è create da solo”. Come è soddisfatto anche di Stekelenburg e Tachtsidis, ancora fischiato dai tifosi. Maarten ha fatto due interventi importanti, peccato che non sia arrivato sul gol. Gli posso rimproverare solo l’inizio dell’azione, che deve essere più veloce. Tachtsidis paga il dualismo con De Rossi, che non capisco: una parte del tifo è per Daniele e contro di lui, ma non è giusto, sono due giocatori della Roma. A me nel primo tempo è piaciuto, poi ha sbagliato qualcosa, ma perché la squadra era ferma. Il siparietto con Totti? Voleva uccidere un avversario su punizione, non si fa”. Alla fine capitan Totti suona la carica così: “La prima sfida è vinta, ora la testa va a Bologna e al campionato. Servono punti e sostanza. Avanti così”. Zeman su Torosidis: Torosidis ha esperienza e qualità che cercavamo. Visto il ritardo di Dodò, ci serviva uno di rendimento per dare un cambio sugli esterni”. Al ritorno (“Affrontare la Lazio in finale sarebbe una sfida suggestiva”, ha detto il d.s. Sabatini), potrà contare anche su di lui. “Siamo in vantaggio, a Milano cercheremo di mantenerlo e se possibile anche di aumentarlo — chiude Zeman —. La Coppa Italia può essere la conferma che siamo una buona squadra. Ma io punto ancora sul campionato ed è lì che lo voglio dimostrare”.