INTER. STRAMA: “Più vicini al 2-2 che loro al 3-1”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Hanno fatto una gara migliore, ma siamo riusciti a reagire. Cassano forse recupera per il Torino”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – “Tutto è ancora apertissimo” come dice Stramaccioni. Da una parte c’è il gol d’oro di Palacio in chiave ritorno. Dall’altra, però, ci sono l’ammonizione a Guarin che verrà squalificato e due occasioni che Alvarez si crea ma non sfrutta. Stramaccioni sacramenta anche stavolta, perché all’Olimpico fanno tre k.o. (due contro la Lazio) e un pareggio, perché nelle tante occasioni mancate fra Roma-Inter di campionato e Coppa Italia, è fin troppo facile pensare alle assenze di Milito e Cassano. “E’ comunque un risultato importante – riprende il tecnico -: la Roma è partita bene, ma abbiamo fatto quel gol con Palacio che tiene viva la qualificazione. Globalmente l’Inter mi è piaciuta anche questa sera. Nel secondo tempo abbiamo fatto ciò che dovevamo fare ma avevo delle assenze in attacco. La Roma è partita molto bene e nonostante loro abbiano fatto una partita migliore della nostra siamo riusciti a reggere e ad essere pericolosi. Palacio ha segnato un gol molto importante, Alvarez ha avuto due occasioni ghiotte ma non le ha concretizzate, e insomma non sto dicendo che sarebbe stato più giusto il pareggio perché è corretto fare i complimenti alla Roma, però la questione è ancora aperta: siamo stati più vicini noi al 2-2 che loro al 3-1″. Da oggi alla gara di ritorno ci sarà di mezzo il mercato. “Non è giusto parlare di mercato alla fine di una gara – prosegue -. Guarin e Cambiasso hanno fatto bene, Benassi aveva i crampi e fino a lì non era andato affatto male. A me va bene l’Inter com’è”. Domenica c’è il Torino: chi recupera? “Forse Cassano, mentre per Milito ci vuole ancora tempo”. Strama alla fine inquadra gara e prospettive per il ritorno del 17 aprile a San Siro. “Facciamo i complimenti alla Roma – chiude il tecnico interista -, ma ho fiducia nella mia squadra e a San Siro ce la giocheremo: per me è cinquanta è cinquanta”.