NAPOLI. Il 41% dei gol è di Cavani

LA GAZZETTA DELLO SPORT – La dipendenza dall’uruguaiano è nelle cifre: 17 gol, 4 in più di Pandev, Hamsik e Insigne messi assieme…

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA – (M. Malfitano) – Non si arrabbierà, Mazzarri, se rafforziamo un concetto che a lui non piace: il suo Napoli è Cavani-dipendente. Una definizione che l’allenatore non condivide, ma che i numeri stanno dimostrando più azzeccata che mai. Certo, c’è tutto un apparato che gira intorno all’attaccante uruguaiano, che gli consente di andare in rete con una continuità impressionante. Come non è da trascurare il gran lavoro dello stesso Mazzarri che l’ha saputo trasformare da esterno d’attacco in una vera e propria macchina da gol. Ma le qualità di Cavani sono davvero incredibili. In tre anni, Cavani ha stravolto la storia del calcio napoletano. Da tre stagioni, Napoli s’è posta nuovamente all’attenzione del grande calcio internazionale, forte del talento di questo giovane sudamericano che segna gol a grappoli (100 in Serie A dopo la rete alla Fiorentina di domenica) e che sta insidiando la nascita della nuova era juventina. Le sue prodezze si sommano senza interruzione, ne ha già messe a segno 17 in questa prima parte di campionato, staccandosi in testa alla classifica dei cannonieri: alle sue spalle ci sono El Shaarawy e Di Natale fermi a quota 14. Edy è il numero uno sotto rete anche tra i compagni d’attacco. La concorrenza nemmeno si pone tanto è il divario esistente tra lui e i vari Pandev (2 gol), Hamsik (7) e Insigne (4). In 3 hanno segnato 13 reti, 4 in meno rispetto a quelle realizzate dall’uruguaiano. Cifre che messe insieme fanno sì che il Napoli abbia il terzo migliore attacco della Serie A con 41 gol all’attivo: meglio hanno fatto soltanto la Juve (45) e la Roma (44). Ecco, sono proprio questi dati che raccontano tutta la verità sulla Cavani-dipendenza. Senza i suoi gol (il 41 per cento del totale), probabilmente, il Napoli si ritroverebbe una classifica meno esaltante, magari con una manciata di punti in meno. Lui è sempre presente, chiede e pretende di giocare in ogni gara, forte di un fisico integro, curato nei minimi particolari dal medico sociale, Alfonso De Nicola, e dal fisiatra, Enrico D’Andrea. Non solo in campo è un campione. È molto attento, Cavani, anche alle iniziative sociali e di beneficenza. Dopo il gol numero 100 realizzato alla Fiorentina, ha consegnato la maglietta a Paolo Cannavaro, perché la portasse a Carmelo Imbriani, l’ex attaccante del Napoli, che sta lottando contro un brutto male. “Dai Carmelo, non mollare”, gli ha scritto di proprio pugno.