INTER. STRAMACCIONI: “Andiamo a ROMA con la voglia di vincere”

Il tecnico nerazzurro spera di recuperare Cassano per il posticipo di domani contro la Roma…

(getty images)
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CONFERENZA STAMPA – Questa mattina anche il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni ha incontrato i giornalisti ad Appiano Gentile per la consueta conferenza alla vigilia del match contro la Roma, in programma domani sera all’Olimpico. Ecco le sue dichiarazioni:

Come arriva l’Inter a questa gara?
“Arriviamo bene alla sfida con la Roma. Ma con Milito, Coutinho e Alvarez fuori. Cassano proverà oggi. Vogliamo Cassano in campo, è un leader fondamentale. Ma stiamo attenti. Scelta finale sarà mia col dottore e con Antonio. Andiamo a Roma con la voglia di vincere questa partita. Contro questa Roma, se vogliamo giocarcela, dovremo giocare 90′ di grande attenzione. Loro attaccano con tanti calciatori, coinvolgono tanti calciatori, servirà tanta ma tanta attenzione. Andremo lì con tanto rispetto e per giocarci la partita, per vincere. E sotto questo punto di vista abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, anche se loro hanno segnato tantissimo contro Milan e Fiorentina. Ho preparato questa partita guardando anche le gare che hanno perso, nonostante le sconfitte io non vedo una squadra in crisi, crea tanto anche quando perde”.

È una gara personale per Stramaccioni? 
“Mah, io a Roma ho percorso tutta la mia carriera, a parte la parentesi di Bologna. Ho tanti amici lì, ma non mi aspetto nulla di particolare”.

Guarin sta facendo bene? 
“E’ un ottimo calciatore, è merito suo perché si sta adattando a tante posizioni, sta rendendo benissimo anche dietro le punte, ed è tutto merito suo”.

La situazione di Sneijder?
“Sneijder ha tutto il diritto di prendere la decisione che meglio reputa. E’ naturale che il Galatasaray abbia fretta”.

La gara d’andata è stata una sconfitta…
“È una gara importante, ma è un ricordo. Loro avranno consolidato le idee di Zeman, noi siamo cambiati nel modulo e negli interpreti. Non si possono paragonare le due partite, anche se a distanza di pochi mesi la sua gara è cambiata”.

Pereira?
“Era il miglior esterno mancino individuabile per noi. La sua miglior gara è stata quella col Napoli in casa, ha giocato in un modulo nel quale si è espresso solo in Nazionale. Ho fiducia in Alvaro, pochi calciatori arrivati all’Inter in 4 mesi hanno espresso il loro potenziale. Questa maglia è importante, dà pressione, anche Nagatomo è cresciuto rispetto ai primi mesi. Anche Juan Jesus, qualcuno nemmeno sapeva che fosse in rosa l’anno scorso…”.

E Stankovic come sta? 
“Quando Moratti mi ha dato l’Inter, ho messo Stankovic come regista. Ma il suo problema è solo legato al recupero pieno. E l’unico calciatore sul quale non mi sono mai sbilanciato perché non ne sono in grado. È tornato sul campo, sta meglio, lo aspettiamo. È in grado di fare il regista, ha ottime qualità”.

Il mercato?
“Non mi piace illudere nessuno, questo l’ho sempre detto. È difficile comunque fare calcoli per una partita come quella contro la Roma, loro fanno benissimo la fase d’attacco, mettono in difficoltà tutti gli avversari scesi in campo all’Olimpico”.

Come sta la squadra fisicamente? 
“Io credo che stiamo bene. Finiamo bene le gare, ricordo poche partite finite calando, anche quelle non giocate al top. È normale che all’inizio si concedano pochi spazi. Io sono convinto che adesso abbiamo trovato la nostra identità in campo, noi andremo a Roma per giocare la nostra partita”.

Cosa ne pensa dello slittamento ad aprile della gara di ritorno di Coppa Itali?
“È una situazione legata al rugby. Non posso esprimermi, la prendo per buona perché non ci sono vantaggi per nessuno. Anzi, forse possiamo recuperare qualche calciatore che ora non sta bene”.

Gli infortunati rientreranno?
“L’unico che posso recuperare tra domenica e lunedì è Alvarez. Gli altri, e parlo di Samuel, Milito, Coutinho, hanno bisogno di più tempo. L’unico che può farcela è Cassano, ma non lo rischieremo perché non posso perdere contemporaneamente lui e Milito. Potrebbe farsi sentire la stanchezza della Tim Cup? Non penso che influenzerà l’andamento della gara, anche se il rischio c’è. Pensiamo ad una gara per volta, convocherò tutti i calciatori che posso utilizzare e poi penserò alla Tim Cup. Ma difficilmente utilizzerò lo stesso 11 per tre volte di fila”.