MILAN. “Alla pari coi migliori”. Ma quanto è scomoda la panchina di Allegri

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Campionato sfumato, fuori dalla Coppa: futuro incerto per il tecnico del Milan. “K.o. come nel 2012. Sarà il destino…”

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RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci) – Ai supplementari, esattamente come un anno fa. Puniti da Vucinic, come un anno fa. Stavolta il Milan doveva giocarsela in un solo match, non due, ma il risultato non è cambiato: fuori dalla Coppa Italia, eliminati dalla Juventus. L’anno scorso accadde in semifinale, stavolta nei quarti. E, considerando che il torneo era particolarmente importante per la squadra di Allegri in questa stagione, il tonfo fa ancora più male. “Non la vedo tanto bene”, aveva detto Berlusconi. Era pessimista e ha avuto ragione. Il Milan non ce l’ha fatta e si ritrova a confrontarsi con una eliminazione che, anche se pronosticata e comprensibile, complica un’annata di calcio cominciata male. Il Milan deve puntare tutto su una difficilissima rimonta in campionato, per cercare di acciuffare il terzo posto richiesto con nonchalance da Berlusconi. E le ultime dichiarazioni del Presidente non aiutano a mantenere alto il livello di fiducia in se stessi appena riconquistato. Allegri ha chiuso con il sorriso sulle labbra, e dice che non perderà il sonno per quell’ultimo tiro di Traorè parato da Storari. “L’anno scorso c’è stata un’occasione simile, sempre ai tempi supplementari, nella stessa porta. Sarà il destino…”. La serata è stata tranquilla, i due tecnici non si sono punzecchiati, ma l’amaro in bocca resta. Allegri cerca di consolarsi con il tipo di gara giocata: siamo ancora ai lavori in corso e il tecnico chiede tempo. “È stata una bella partita, una partita equilibrata. Eravamo messi male nella loro ripartenza, così la Juve è andata in vantaggio. Ma parliamo di una squadra solida, una squadra che sta dominando in campionato, e noi abbiamo lottato alla pari, fino alla fine. Naturalmente sono dispiaciuto per il risultato, ma i ragazzi hanno giocato una buona partita sul piano tecnico. Sono soddisfatto”. Ora il Milan deve puntare tutto sulla rimonta in campionato per cercare di conquistare un posto in Europa. E i problemi non mancano: la difesa è messa male, il centrocampo non bene e Ambrosini, un uomo chiave, irrinunciabile dopo l’infortunio di De Jong, è uscito dal campo acciaccato. “Purtroppo è uscito per un risentimento muscolare, ma non posso lamentarmi di chi è entrato al posto suo”. Traorè, appunto, l’uomo dell’ultimo tiro all’ultimo respiro. Allegri non ci vuole pensare, bisogna tornare subito a concentrarsi sul campionato, e sperare che il mercato porti ritocchi importanti oltre al giovane Saponara. “Stiamo ringiovanendo la squadra, non si può pensare di tornare subito in alto. In attacco abbiamo chiuso con due ragazzi del ’92 e uno del ’94. Bisogna avere pazienza”. Chissà se Berlusconi ne avrà a sufficienza, con il tecnico fachiro.