SERIE A. LAZIO. “Ripartiamo bene”

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (G. De Bari) – Petkovic, nella notte della Befana, sogna una calza carica di regali. La dodicesima vittoria in campionato, il record di punti alla fine del girone d’andata, a pari merito con la Lazio scudettata di Sven Goran Eriksson, la conferma del secondo posto in classifica, mettere fine al tabù che vede la Lazio soffrire dopo le pause natalizie. Per entrare nella storia del club, ed essere accostato ai mostri sacri del passato biancoceleste, dovrà battere il Cagliari nell’anticipo dell’Olimpico. Sulla carta tutto appare semplice, contro una formazione reduce da 5 sconfitte consecutive, in piena emergenza di classifica ed economica. Ma l’allenatore bosniaco ha già imparato a conoscere bene i rischi che nasconde il torneo, per sottovalutare l’avversario rossoblu. “Prevedo una partita complicata. Credo che il Cagliari valga molto di più di quanto non dica la sua classifica, soprattutto dalla metà campo in avanti dispone di calciatori di qualità. Ha qualche problema difensivo ma resta una squadra che ha dimostrato di saper giocare bene al calcio anche in trasferta, senza ostruzionismi, perciò dovremo subito attaccare e tenere alto il ritmo evitando cali di concentrazione. Ci vorrà una prova di spessore per conquistare i tre punti, che non dovranno sfuggirci perché rappresentano l’unico obiettivo. Mi auguro che le esperienze negative del passato siano servite da lezione e che la squadra riprenda il campionato da dove lo aveva lasciato, con un altro successo. In questi giorni l’ho vista riposata, mentalmente più fresca, con meno pensieri, sono certo che la sosta le ha fatto bene. Ma, contro il Cagliari, servirà la conferma del campo”. Petkovic ha imparato anche a conoscere bene i suoi uomini e difficilmente sbaglia valutazioni. “Abbiamo impiegato un paio di mesi a entrare in sintonia, il lavoro svolto insieme ha garantito frutti importanti però non dobbiamo fermarci perché bisogna guardare avanti. Personalmente penso di aver trasmesso allo spogliatoio e all’ambiente laziale calma e positività”. La speranza è quella di provare ad avvicinare la capolista, che affronta la Sampdoria. “Ha ancora troppi punti di vantaggio per insidiarla. Pur essendo consapevoli di potercela giocare contro chiunque, non ci consideriamo l’anti-Juve ma siamo solo pro-Lazio. Di sicuro faremo il possibile per migliorarci e diventare ancora più competitivi”. Il tecnico di Sarajevo ha appreso in fretta pure il linguaggio calcistico da usare in queste occasioni. E lo ribadisce parlando di mercato. “L’organico valido e la pausa saranno i nostri veri rinforzi”. Ma Petkovic è persona troppo acuta ed esperta per non capire che, alla luce delle operazioni di potenziamento che stanno effettuando le rivali per la Champions League: Fiorentina, Napoli e Inter, la società di Lotito non debba fare altrettanto. “Abbiamo già parlato, valuteremo ulteriormente la situazione e, qualora dovesse servire qualcosa, il club si muoverà di conseguenza. Senza comunque stravolgere quello fatto fino a oggi, perché potrebbe diventare controproducente”. La posizione di classifica è troppo bella e ambiziosa per non conservarla, autorizza persino a sognare in grande, soprattutto alla luce del calendario a breve scadenza. La Lazio, infatti, giocherà in casa 3 delle prossime 4 partite, perciò potrebbe trovare occasioni e stimoli per rafforzare il secondo posto e limare qualcosa nel distacco dai bianconeri. Petkovic non ama fare programmi, preferisce vivere alla giornata, ma sente che il momento è davvero cruciale per dare una nuova scossa al campionato e regalare altre copertine ai suoi ragazzi protagonisti. “Recentemente ho notato che la Lazio ha conquistato maggiori spazi sulla stampa però non ancora abbastanza. Evidentemente ci sono in ballo interessi economici tali che fanno preferire altre realtà. Per noi l’importante è continuare su questa striscia di risultati e restare sempre lassù”.