SERIE A. LAZIO e ROMA pronte. È caccia alla JUVE

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (M. Ferretti) – Riparte il campionato, ricomincia la caccia alla Juventus. I bianconeri con il tricolore sul petto hanno già conquistato il titolo d’inverno e, per molti, sono avviati in scioltezza a centrare il bis. Gli otto punti di vantaggio sulla seconda, la Lazio, sembrano soffiare vento positivo su quest’ipotesi, ma prima del fischio finale del campionato mancano ancora venti giornate, 60 i punti a disposizione. Quando si riprende a giocare dopo la sosta invernale non si sa mai con certezza che tipo di prestazione fornirà una squadra nel post panettone. In certi casi, cioè in questi casi, conta più il risultato che la prestazione; conta dare un segnale immediato, a se stessi e agli avversari. Tutte le pretendenti al trono sanno che la Juventus, ricevendo domani in casa la malandata Sampdoria di Delio Rossi, difficilmente non centrerà l’obiettivo dei tre punti, anche senza Asamoah e Chiellini ma con il nuovo Peluso. Ecco perché sarà fondamentale, per chi sta dietro e insegue, non perdere ulteriore terreno. La Lazio stasera ospita all’Olimpico il Cagliari per centrare un successo che regalerebbe al tecnico Petkovic il record dei punti nel girone d’andata, 39. La vittoria garantirebbe alla squadra biancoceleste di restare la prima, vera alternativa alla Juventus, e non è poco. È andato via Rocchi, ma non era titolare: giocheranno i soliti noti, con un Klose quanto mai riposato e smanioso di fare gol. Domani sera al San Paolo di Napoli il match-clou dell’ultima di andata. Con o senza Osvaldo, e con Totti influenzato, Zeman sa che un successo in casa del Napoli varrebbe sei punti. Un vero e proprio spareggio Champions, insomma. Il Napoli, anche per la penalizzazione, è davanti alla Roma soltanto di due lunghezze: questo significa che i giallorossi vincendo scavalcherebbero i partenopei, rilanciando alla grande le proprie ambizioni in chiave Europa che conta. Ma quando c’è di mezzo la Roma, si sa, tutto è possibile. Nel bene e nel male. A Udine domani giocherà un’Inter con un Rocchi in più ma con un sacco di gente in meno, specie a centrocampo, compreso il solito Sneijder ormai separato in casa. I nerazzurri di Stramaccioni non vincono lontano da San Siro. Perdere (altri) punti, significherebbe annacquare tutti i sogni di scudetto. Aspettando Pepito Rossi, la Fiorentina affronta in casa il Pescara e il pronostico pende tutto dalla parte di Montella. Il Milan di Allegri, al netto delle cessioni, deve giocare contro il Siena senza un sacco di indisponibili, specie in difesa, ma con El Shaarawy.