L’IRAQ da un dieci all’altro. Dopo ZICO c’è MARADONA

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Quasi fatta per Diego c.t. della Nazionale irachena. Ancora speranze per il Mondiale…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Mazur) – Una notizia inattesa per la fine dell’anno: Maradona potrebbe diventare il nuovo c.t. dell’Iraq al posto del dimissionario Zico, e così tornare a dare spettacolo sulle panchine asiatiche. “Tempo fa abbiamo ricevuto una richiesta da parte degli iracheni. Cercavano un allenatore per la loro Nazionale. Noi abbiamo proposto il nome di Diego, accolto con sorpresa e grande soddisfazione. Anche a lui è piaciuta molto l’idea”. Così l’ha spiegato al Clarin il procuratore Hernan Tofoni. Dopo la sua esperienza nell’Al Wasl degli Emirati Arabi, finita con l’esonero a luglio, Maradona non aveva allenato nessuna squadra. Ma due mesi fa aveva lasciato Buenos Aires ed era tornato a Dubai, cercando nuove possibilità di lavoro e un po’ di pace. Il primo appuntamento ufficiale di Maradona sulla panchina dell’Iraq sarebbe la Coppa del Golfo, da giocarsi tra il 5 e il 18 gennaio tra Bahrein e Kuwait. “Ci hanno offerto un contratto fino a giugno 2013, ma stiamo tentando di allungarlo. Comunque aspettiamo la conferma ufficiale della federazione, ma se consideriamo l’entusiasmo dell’Iraq e dello stesso Diego, firmare potrebbe essere una questione di ore”, ha detto Tofoni. L’obiettivo sarà qualificare l‘Iraq al Mondiale 2014, una missione difficile visto che condivide il girone B con l’Australia e il Giappone e chiude il 2012 al terzo posto (1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte) che permetterebbe di giocare un un play-out contro la terza del girone A, che oggi sarebbe l’Iran. La delicata situazione politica che attraversa il paese non sarebbe un problema per Maradona, almeno Tofoni: “Certo che aggiungeremo diverse clausole speciali nel caso di una crisi, l’obiettivo sarà lavorare tranquilli. Ripeto: la voglia c’è”. Non è ancora chiaro se Diego si stabilirà a Baghdad o rimarrà a Dubai e viaggerà prima delle partite. Ma comunque sia, Maradona si avvicina alla panchina dell’Iraq.