DOPING. FERRARI: “Armstrong era pulito e io sono bersaglio comodo”

Secondo l’Usada avrebbe avuto un ruolo rilevante nel caso Armstrong

(getty images)

 

Torna a parlare il medico inibito Michele Ferrari. Secondo l’Usada avrebbe avuto un ruolo rilevante nel caso Armstrong ma il medico nega il fatto in un’intervista a Al Jazeera: «Armstrong era pulito, non mi ha mai chiesto informazioni sul doping. Non l’ho mai visto doparsi, mai sentito niente su questo. Io fornisco indicazioni sugli allenamenti e propongo soluzione alternative al doping, ma ormai sono un bersaglio comodo. Nell’inchiesta dell’Usada non c’è nessuna prova nei miei confronti. Ma non c’è nessuna prova, nessuna ‘smoking gun’ che sostenga le accuse. Non ho avuto nessun contatto con i 6 corridori che mi accusano. In 30 anni, ho fornito consulenze a centinaia di ciclisti. Solo pochi mi accusano e tutti hanno una ragione per farlo, organizzavano da soli le loro pratiche dopanti. Per salvarsi, hanno sostenuto la ‘cospirazionè dell’Usada».