B. BERLUSCONI: “Non vendiamo il MILAN, ma non siamo contrari a partecipazioni esterne”

BARBARA BERLUSCONI SU FUTURO MILAN -Barbara BERLUSCONI, attuale consigliere del Cda del MILAN, in un’intervista all’Equipe, riportata da Gazzetta.it, fa il punto sul momento del club rossonero e fissa i punti da seguire per tornare grandi in futuro. Ecco le sue parole: “Se rinunciamo a campioni come Ibrahimovic, possiamo sempre scoprirne di nuovi”. Come è El Shaarawy: Giovane di talento che rappresenta perfettamente il club: con i piedi per terra e che può spingere il pubblico a identificarsi con lui. Questo non vuol dire che il Milan non comprerà più dei fuoriclasse, ma solo che l’idea generale è un’altra, ovvero puntare sui giovani e costruire con loro. Non significa che non compreremo star in futuro, ma oggi la priorità è di formarne in casa. L’idea è di permettere al Milan di ambire a vincere titoli ogni anno. Guardiola? Non spetta a me parlare del piano sportivo, ma quando c’è un’opportunità che si adatta al progetto è sempre la benvenuta ”. Il modello da seguire è quello del BAYERN MONACO:  “Un eccellente fatturato, crea profitti ed è sempre presente nel top europeo. Il fairplay finanziario è la sola via percorribile. L’obiettivo è di ridurre la massa salariale che oggi arriva al 70% al 50%“. E in un momento di crisi anche del marketing (“E’ vero, vendiamo meno maglie in Italia. Il mondo del calcio deve ispirarsi di più agli altri settori di impresa. Pubblicheremo presto un libro sulle nostre maglie, un modo per far passare un messaggio chiaro: i campioni vanno e vengono, mentre la maglia resta l’emblema), magari l’ispirazione può arrivare anche dalla JUVENTUS: “Una squadra che piace anche se non ha campioni”.

Sicuramente una crescita dell’intero movimento calcistico italiano aiuterebbe anche il club rossonero a tornare grande: La serie A deve essere più solidale. Spesso non riusciamo a trovare l’intesa su decisioni importanti che favorirebbero tutti. In Premier League esistono regole forti per tutti e che sa vendersi bene all’estero, mentre da noi non riusciamo neanche a far passare la legge sugli stadi”. Ecco infine le sue parole su un possibile futuro dei BERLUSCONI lontano dal Milan: Vendere? Per principio non bisogna mai escludere nulla, ma oggi non vogliamo cedere il club. Però non siamo contrari a una partecipazione esterna, una partnership che ci permetta di aumentare il fatturato, magari con il rinnovo dello stadio o un progetto commerciale nei paesi emergenti”.