PREMIER. Riecco il vero TORRES. Il CHELSEA di BENITEZ va

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico vince la prima gara in Premier grazie agli ‘amici’ spagnoli: il Niño fa doppietta, la terza rete è firmata da Mata…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (S. Boldrini) – Se quattro gol e una traversa in quattro giorni costituiscono una prova, si può dire che almeno qualcosa di buono Benitez ha combinato in 18 giorni di lavoro nel luna park del Chelsea: ha rivitalizzato Torres. Era, in fondo, quello che gli chiedeva Abramovich, spregiudicato al punto di licenziare Di Matteo sulla scia della batosta incassata a Torino in Champions League e con il viso pallido del centravanti spagnolo confinato in panchina. Si può semmai discutere sull’attendibilità di gol rifilati ai danesi del Nordsjaelland e al Sunderland, ma quando butti il pallone in rete hai sempre ragione. L’1-0 ai Black Cats di O’Neill è stato persino spettacolare: una spaccata in acrobazia ad infilare il pallone all’incrocio su cross di Hazard, lanciato a sua volta da Romeu, costretto poi ad arrendersi per un infortunio alla caviglia. Il bis è maturato su rigore, concesso per un fallo stupido e inutile di Larsson su Ramires: Mignolet spiazzato e 2-0 nella cassaforte dei Blues. La conferma che Torres si sta risvegliando dopo un lungo letargo e la fastidiosa sensazione di un campione già in declino alla tenera età di 28 anni è arrivata al 3′ della ripresa, quando lo spagnolo ha colpito la traversa con un sinistro micidiale: sulla ribattuta, il connazionale Mata ha firmato il 3-0. Il Chelsea avrebbe potuto umiliare il Sunderland, ma ad un certo punto ha tirato il fiato. Il gol di Johnson, un gioiello, ha reso meno amara la batosta casa e anche il Sunderland ha colpito una traversa: una punizione di Gardner. La prima vittoria di Benitez in Premier serve al morale e alla classifica. Anche ieri al 16′ del primo tempo il popolo al seguito dei Blues ha invocato Di Matteo, ma è stato un coro stanco, che potrebbe essere rottamato se i Blues, già fuori dalla Champions League, riusciranno nell’impresa di vincere il mondiale per clubRafa finalmente può rilassarsi: “Anche quando non avevamo vinto, avevamo giocato bene. Dovevamo avere solo pazienza. Le vittorie e i gol servono a darci sicurezza”. Il mondiale è vissuto in modo sereno: “Quello che conta, è giocare bene e vincere. Dicono tutti che sarà la solita finale Europa-Sud America, io sono invece dell’opinione che bisogna fare attenzione. Una cosa posso garantirla: daremo il massimo. E avere un Torres così in forma, per noi sarà un bel vantaggio”.