SERIE A. ROMA, la VIOLA è giallorossa

(Getty Images)

IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (A. Angeloni) – A volte ritornano o spesso se ne vanno e non torneranno mai. Spesso vengono rimpianti (applausi), qualche volta detestati (fischi). Gli ex. In Roma-Fiorentina ce ne sono tanti. Chi non è rimasto affezionato a Vincenzino Montella? Chi alla lunga non ha apprezzato il lavoro e la passione (giallorossa) di Pradè nel costruire una Roma competitiva tra mille difficoltà finanziarie? Chi non ha alzato la mano e urlato ‘Aquilani non si tocca, è un pezzo di cuore di Roma‘, quando Rosella Sensi decise di cederlo al Liverpool, firmando l’ultimo grande affare da Presidente dei giallorossi? Per non parlare di Pizarro, amato per il calciatore che è e disprezzato per i suoi comportamenti discutibili all’epoca di Ranieri. Il Pek alla fine non andava bene per il calcio orizzontale di Luis Enrique e per quello verticale di Zeman. Per la Fiorentina, invece, sì e insieme con gli altri vengono rimpianti. La partita di sabato è un misto di rancori e amori. La passione di Osvaldo per Firenze è nota, lì ha giocato due anni e mezzo, qualche gol importante, soprattutto legami affettivi, che spesso lo portano a fare un salto da quelle parti. Poi, Balzaretti e Lobont, con un passato dignitoso in viola. Di ben altra sostanza i romanisti che militano nella Fiorentina. Quello che Roma la sogna ancora la notte è Pradè, sicuramente Aquilani, mentre Toni ha un dolce ricordo di quei sei mesi intensi e quel boato per un suo gol in un Roma-Inter che stava per dare lo scudetto ai giallorossi. Pizarro, invece, insegue la sua rivincita, verso una squadra che lo ha scaricato. Montella è l’emblema dell’amore tradito. La Roma lo ha inventato come allenatore, lo ha scaricato, poi lo ha ricorteggiato infine per scaricalo di nuovo. Ed ecco che la scelta è caduta su Zeman. E pensare che il boemo ha spesso inseguito Montella come giocatore e quando l’aeroplanino è planato a Trigoria, lui ha fatto le valigie. La scorsa estate è successo più o meno il contrario.