MILAN. ALLEGRI lancia l’allarme: “Presi 20 gol in 21 gare. Manca concentrazione”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico: “Su Pazzini era rigore, abbiamo avuto più possesso palla, ma vorrei vedere più attenzione e cattiveria dai miei”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Della Valle) – Missione fallita. Niente vittoria (e niente milione dall’Uefa), niente inversione di tendenza. Stavolta non è servita nemmeno la visita portafortuna di Berlusconi. Stavolta il Milan non è nemmeno riuscito a segnare. No El Shaarawy no party: con l’attaccante in panchina né Bojan, né BoatengPazzini sono riusciti a sbloccarsi in Europa. La musica non è cambiata con l’ingresso in campo di Robinho e neanche alla fine, quando Allegri ha buttato dentro anche il Faraone e ha chiuso con cinque punti. Un passo indietro rispetto alle ultime partite, prevedibile visto il turnover e l’inutilità della partita. Allegri però di negativo vede solo il risultato: “La squadra ha giocato discretamente bene — dice —, abbiamo subito un gol che potevamo evitare nell’unica situazione di pericolo, dobbiamo stare più attenti, abbiamo preso 20 gol in 21 gare. Il fallo su Pazzini nel primo tempo? Era rigore”. Secondo Allegri la differenza l’hanno fatta le motivazioni: “Basta andare a vedere i falli: lo Zenit ne ha fatti 10 più di noi. Abbiamo avuto più possesso palla ma siamo stati meno cattivi”. Il cruccio del tecnico resta quello delle reti subite: “Voglio vedere più attenzione ma anche più cattiveria: dobbiamo smetterla di prendere gol”Allegri ha avuto parole d’elogio per Acerbi e Zapata, per la prima volta insieme. “Sono soddisfatto — ha detto l’ex Chievonon era facile su un campo pesante. Agli ottavi una squadra vale l’altra, dipende solo da noi. Se giochi nel Milan devi stare bene con la testa e io penso di poterci stare”. Ambrosini condivide l’analisi del suo allenatore: “Abbiamo giocato meglio di loro, sull’impegno non c’è niente da dire. Lo spirito era giusto, ci spiace anche perché volevamo continuare la striscia positiva. Il Presidente è un grande appassionato di campo, a Milanello abbiamo parlato di quello che si deve fare in campo e anche dell’atteggiamento, lui ci chiede semplicemente di giocare a calcio come sappiamo fare. Dove può arrivare questo Milan? È una squadra in evoluzione dopo un inizio difficile: possiamo migliorare”.