EUROPA LEAGUE. LAZIO. PETKOVIC prova a fare il primo della classe

IL TEMPO – Il tecnico chiede tre punti contro il Maribor: “Dobbiamo vincere il girone di Europa League”…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Perugia) – Primi. Non ci sono contrordini. Petkovic ribadisce di voler arrivare in testa al girone di Europa League e passare ai sedicesimi di finale a testa altissima. Contro il Maribor, domani sera fuori casa, non farà sconti nonostante la qualificazione sia già in tasca. “I ragazzi – ha spiegato il tecnico a Lazio Style Radiohanno avuto due giorni di riposo, ci sarà un turnover ragionato, come prima del derby adesso voglio una squadra per competere e vincere giovedi. Giocheremo contro una squadra forte in Slovenia, il Maribor darà tutto per vincere e noi dovremo essere pronti per prendere questi tre punti e il primato nel girone. Dobbiamo giocare con intelligenza”. Intanto, in qualche modo, un po’ di turnover sarà forzato. Oltre a Klose (“mi ha rassicurato non è niente di grave”, ha detto il tecnico) contro il Maribor non ci saranno gli infortunati Dias, Brocchi e Konko. I tre sono stati sottoposti a una visita di controllo in Paideia: il brasiliano spera di tornare a disposizione prima del 2013 mentre Brocchi punta alla sfida con i nerazzurri. Konko, invece, soffre ancora per un’infiammazione a un piede ed è in dubbio anche per il posticipo di lunedì con il Bologna. Con l’auspicio di ben figurare giovedì in Europa, Petkovic si gode intanto il buon momento della sua Lazio battagliera. “È il mio spirito e cerco di trasmetterlo alla squadra -ha detto -. Dobbiamo ancora migliorare e alzare ancora di più l’asticella, ma questo equilibrio psico fisico è importante per ottenere risultati, per l’entusiasmo e per rialzarsi dopo una sconfitta importante come quella di Catania. Da quella partita in poi i biancocelesti hanno inanellato, tra Europa e campionato, una striscia di sei risultati utili consecutivi: l’ultimo è stato il 2-1 rifilato a un Parma “in difficoltà, che si è giocato il tutto per tutto ma è stato comunque merito nostro aver concesso una sola occasione”.