SERIE A. ROMA, assalto al bunker del SIENA

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (M. Ferretti) – Occhio alla classifica: il Siena, avversario della Roma domani al Franchi, ha 11 punti che, in realtà, sarebbero 17 se non ci fosse stata la penalizzazione legata al calcioscommesse. Questo vuol dire che i bianconeri guidati da Cosmi, ultimi in compagnia di Genoa e Pescara, per rendimento sono un punto davanti a formazioni come Cagliari, Udinese e Sampdoria. Non sono gli ultimi della classe, insomma, anche se la classifica dice il contrario. E, poi, ci sono alcuni numeri legati al rendimento casalingo del Siena che testimoniano la bontà del lavoro di Cosmi e la forza della squadra bianconera. Il Siena ha giocato sette partite al Franchi e ha perso soltanto una volta, di misura contro la Juventus. Per il resto, tre vittorie (contro Bologna, Genoa e Pescara) e altrettanti pareggi (contro Torino, Udinese e Palermo). Se segna poco, sei reti, il Siena subisce ancora meno: solo 4 gol (due sia dall’Udinese che dalla Juventus). Questo significa che cinque volte su sette, al Franchi ha chiuso la partita senza beccare gol. Un biglietto da visita di tutto rispetto. E, considerando anche la Coppa Italia, i toscani non subiscono gol da cinque partite di fila. La Roma, che in campionato ha sempre segnato almeno un gol, vanta il secondo attacco della Serie A, con 28 reti (una meno della Juventus). Se il Siena ha un’ottima difesa, la squadra di Zeman può contare su un attacco di valore assoluto. Anche domani Lamela, il miglior cannoniere (8 gol), non sarà disponibile; Osvaldo (7 gol) ieri pomeriggio è stato costretto ad abbandonare l’allenamento per un problema alla caviglia; Destro è pronto e carico per bissare contro la sua ex squadra la rete da tre punti segnata a Pescara; capitan Totti vorrebbe interrompere il lunghissimo digiuno senese (non segna dal 2004): Zeman, ieri come nei giorni passati, ha lavorato molto in sede di addestramento tecnico-tattico sul sistema di gioco del Siena, il 3-5-2, e – non a caso – ha insistito parecchio su Tachtsidis al centro del centrocampo. Il greco, assente sia contro il Torino che il Pescara (per la Roma due vittorie, zero gol subiti), potrebbe tornare in squadra – togliendo il posto a Bradley – per dare alla manovra una maggiore verticalizzazione e rapidità rispetto a quelle che riesce a garantire lo statunitense, più adatto a una regia di contenimento. Questo, però, non significa che Bradley domani si accomoderebbe sicuramente in panchina: con Tachtsidis in campo, potrebbe (dovrebbe) giocare da intermedio. E in questo caso resterebbe da assegnare un posto, con Florenzi, Marquinho e Pjanic in lizza.