ROMA. ZEMAN: “Il SIENA subisce poco? Noi siamo abituati a fare gol e ci proveremo”

Le parole del tecnico boemo durante la consueta conferenza stampa alla vigilia del match del Franchi…

(getty images)

Questa mattina Zeman incontra i giornalisti a Trigoria per la consueta conferenza alla vigilia della sfida con il Siena di Serse Cosmi. Ecco le sue dichiarazioni trascritte fedelmente (parola per parola) ascoltando l’audio della conferenza:

A che punto è la crescita della squadra dopo due vittorie di fila senza subire reti?
“Io faccio valutazioni diverse, io penso che questa squadra dall’inizio sta cercando di fare un certo tipo di calcio. Magari negli ultimi tempi perchè non ha preso gol sembra che abbia fatto meglio di prima, per me la squadra si è sempre espressa abbastanza bene sul piano di gioco, poi se non ha preso gol vuol dire che abbiamo sbagliato poco in fase difensiva e non abbiamo dato la possibilità all’avversario di farlo, forse a Pescara sul piano di gioco non abbiamo fatto bene come in altre partite”.

E’ vero che un giocatore non cambia gli equilibri della squadra, ma un giocatore come Bradley, con caratteristiche di filtro e di contenimento in più rispetto a Tachtsidis, ha aiutato?
“Bradley ha fatto queste due partite, più che da regista, da mediano molto bene in fase difensiva, poi però per fare il regista penso ci voglia qualcosa di più che ha Tachtsidis e non ha Bradley”.

Sta crescendo Mattia Destro? In questo momento è il giocatore che si aspettava o può dare di più?
“Io dall’inizio dico che Destro è un giocatore importante, poi per essere importante per una squadra bisogna calarsi nella squadra e giocare quello che richiede la squadra. Penso che negli ultimi tempi, a prescindere dall’infortunio di Lamela, lo stia dimostrando, non solo domenica ma anche durante la settimana”.

Osvaldo: sono circa due settimane che ha problemi fisici sempre al piede, da quando è tornato dalla Nazionale. Continua a giocare ma nelle ultime partite lo abbiamo visto con un rendimento inferiore rispetto al solito. Per lei è giusto insistere con un giocatore che non è al 100% o pensa serva uno stop per farlo riprendere?
“Lui da tempo, da quando è andato in Nazionale, quindi non sono due settimane ma qualcosa di più, nonostante questo penso che abbia fatto pure qualche partita buona in questo periodo. E’ sicuramente frenato da quel problema. Il discorso che ha giocato anche con questo problema, ha giocato anche partite buone. Se guardiamo solo la prestazione a Pescara, sicuramente è stata negativa ma non dipende tanto dall’infortunio”.

Trittico importante prima della Fiorentina: questa forse è la gara più complicata visto che il Siena si difende molto bene, non subisce gol e gioca in un campo più stretto e forse con la pioggia?
“A parte che era un trittico, ma dopo il trittico vengono altre partite che sono ancora più importanti quindi, tutte le cose sono importanti, per noi è importante questa che viene domani. Poi il problema di giocare col Siena che è una squadra che da quattro partite non prende gol, noi siamo abituati a fare gol speriamo che riusciamo a farli. In fase offensiva loro hanno qualche problema di realizzazione perchè non ne fanno troppi, il problema nostro è cercare di fare gol”.

Nella posizione di regista abbiamo visto prima Tachtsidis, poi Bradley e poi De Rossi, come cambia il centrocampo a seconda di chi scende in campo?
“Bradley e De Rossi sono più di rottura, mentre Tachtsidis è più di costruzione”.

Il Siena gioca con tre in difesa e spesso con il treaquartista, ci sarà qualche controindicazione particolare oppure la Roma giocherà come al solito?
“Loro giocano con un attaccante che è Calaiò, due mezzepunte, Rosina e Valiani, tre che giocano abbastanza stretti per giocare insieme e con gli esterni, visto che giocano o a 3 o a 5. Hanno esterni che partono dal basso, noi pure dovremmo stringere la difesa di più rispetto al solito”.

La squadra non prende gol da due partite. Sta cambiando qualcosa nelle sue idee dal punto di vista tattico o è una crescita della difesa a livello dei singoli giocatori?
“Non abbiamo fatto più gli errori che facevamo prima e che secondo me erano sempre individuali. A Pescara loro non hanno mai tirato in porta ma è anche vero che i difensori hanno salvato due tiri importanti”.

Osvaldo ha parlato in settimana di calcioscommesse, ha detto che non denuncerebbe un compagno, che ne pensa?
“Io spero che la pensino tutti così, bisogna cercare di pulire se c’è da pulire qualcosa, è l’atteggiamento giusto…”

Interviene ELENA TURRA per correggere: “Aspetti mister, Osvaldo ha detto che non lo denuncerebbe pubblicamente ma che lo picchierebbe…”

“… allora se non lo denuncia poi prende la squalifica, dispiace, se uno sa qualcosa lo deve fare. Se sta nelle regole”.

Osvaldo si è anche lamentato per alcune reazioni dei tifosi, che ne pensa?
“Anche lì il discorso è di educazione, non tutti vengono educati al campo. Il discorso è che lo stadio di solito serve per scaricare le tensioni e le frustrazioni e purtroppo si arriva alle offese e a cose che fuori campo penso non farebbero mai”.

Balzaretti ieri ha detto che alla Roma manca ancora qualcosa per essere squadra e che ora è meglio non avere obiettivi. E’ d’accordo? Cosa manca alla Roma?
“Per me questa squadra dall’inizio era competitiva, è normale che se non vengono subito i risultati i giocatori si tirano indietro e cercano un nascondiglio. Fa parte di una difesa. Io sono sempre per l’attacco e dico che siamo una squadra forte e dobbiamo cercare di lottare con gli altri. Anche gli altri la pensano così ma non possono dirlo in questo momento”.

Interviene di nuovo ELENA TURRA per correggere: “Balzaretti comunque ha detto che bisogna trovare la continuità e poi si può competere per tutti gli obiettivi…”

Quali giocatori della rosa secondo lei hanno assorbiti con maggiore facilità il suo metodo e il suo modulo, in particolare i nuovi ragazzi?
“Penso che possano migliorare tutti, poi è vero che la maggior parte della squadra ha giocato sempre in modo diverso e non era abituata ma penso che da parte di tutti ci sia la buona volontà e spesso lo stanno dimostrando sul campo, parlare singolarmente è difficile, poi anche lì ognuno ha le proprie caratteristiche, è compito mio di cercare di fare di questi ragazzi una squadra che la pensa uguale e che gioca sfruttando le proprie caratteristiche”.