INTER-SNEIJDER. “Ma questo è ricatto”. Il sindacato contro l’Inter: “Vuole che Wes giochi gratis”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – La Fifpro difende Sneijder che si rifiuta di spalmare. Il Presidente Grosso: “Se è un aut-aut è una gravissima violazione”. E Tommasi chiama l’olandese…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – “Se dietro a questo non utilizzo di Sneijder ci dovesse essere non solo un discorso di serenità del giocatore ma un aut-aut da parte dell‘Inter, bè, ci troveremmo davanti a una violazione grave e inaccettabile. Tutta questa cosa mi stupisce perché l’Inter si è sempre dimostrata corretta coi propri tesserati. Spero che al più presto le parti si possano incontrare”. L‘avvocato Leo Grosso è Presidente della FIFPro, il sindacato mondiale dei calciatori che ieri ha preso ufficialmente le difese di Sneijder. Il commento di Grosso – raggiunto telefonicamente – segue direttamente il tackle dell’Associazione Internazionale dei calciatori per voce dell’olandese Theo Van Seggelen, segretario generale. La storia è nota: l’Inter ha proposto a Sneijder l’allungamento di contratto con spalmatura degli emolumenti, e finché il giocatore (che non ha intenzione di accettare) non deciderà, il campo sarà un miraggio. La FIFPro svela i termini della proposta: “Il sindacato dei calciatori professionisti segnala un numero crescente di giocatori che vengono messi sotto pressione per prolungare il contratto. I due esempi più eclatanti in questo momento sono Sneijder e Llorente (Athletic Bilbao): il contratto di Sneijder scade nel 2015, l’Inter ha proposto al calciatore di prolungare il suo contratto fino al 2016 ma di spalmare, mantenendo lo stesso salario. In altre parole ha chiesto a Sneijder di giocare un anno in più senza ricevere un compenso economico. Sneijder ha rifiutato e da quel momento il tecnico Stramaccioni lo ha lasciato fuori dai convocati”. La Fifpro continua: “Un fenomeno del genere non è nuovo, e per noi suona l’allarme: Fifa e Uefa devono venirne a conoscenza. Un club forza un giocatore con un contratto vicino alla scadenza a firmarne un altro, e se costui rifiuta finisce in tribuna o panchina. I giocatori devono rispettare contratti e club, ma perché non dovrebbe essere il contrario? Sneijder non ha mica puntato la pistola alla testa dei dirigenti interisti per farsi fare questo contratto, gli è stato offerto consapevolmente. Se si vuole offrire un contratto più basso è necessario farlo solo alla fine del suo contratto in essere”. In queste ore anche l’Assocalciatori ha fatto i suoi passi. Il Presidente Tommasi ha parlato al telefono con Sneijder per appurare i reali termini della vicenda: i due sono rimasti d’intesa di restare in contatto per valutare insieme gli sviluppi. Com’era già successo per Pandev con la Lazio e Marchetti con il Cagliari (casi molto diversi) il sindacato è pronto a tutelare i diritti. Ma è chiaro che Tommasi non vuole fare passi affrettati: “Stiamo vigilando su una vicenda di cui non conosciamo ancora gli esatti contorni. L’auspicio è che l’Inter e Sneijder arrivino a breve a un chiarimento. Certe dichiarazioni potrebbero anche essere superate dai fatti. E ce lo auguriamo, confidando sull’esperienza e l’immagine di un grande club come l’Inter. Un dato è certo: ai nostri occhi tutti i contratti vanno tutelati”. Era al corrente dell’intervento della Fifpro? “Anche il sindacato mondiale sta cercando di capire. Il riferimento a Llorente non è casuale. A livello internazionale si vogliono evitare certe pressioni. E questa considerazione vale a maggior ragione per noi. La stessa Inter ha vissuto sulla sponda opposta le peripezie di Pandev. Quindi sa bene come vanno gestite certe situazioni. Ripeto, il mio augurio è che non sia necessario un nostro intervento”. Nel frattempo, Sneijder si allena con la squadra. All’uscita da Appiano dice ai tifosi: “Sto bene, ma non so cosa succederà”.