ROMA. ZEMAN: “DE ROSSI? Stimato da tanti ma sta qui”

Il tecnico boemo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Pescara…

(getty images)

Alla vigilia della trasferta a Pescaradove incontrerà la sua ex squadra, Zdenek Zeman incontra i giornalisti al centro sportivo ‘Fulvio Bernardini’ per la consueta conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni trascritte fedelmente (parola per parola) ascoltando l’audio della conferenza:

Come si immagina l’accoglienza a Pescara dove è stato molto amato?
“Io so che la gente di Pescara è attaccata tanto alla propria squadra, continuo a dire che la tifoseria migliore è sicuramente quella della Roma, però a Pescara non scherzano, stanno vicino alla squadra e la aiutano. E’ normale che io arrivo da avversario e penso che il tifo sarà per il Pescara”.

Abbiamo visto uscire dall’allenamento Castan. E’ recuperato, può giocare secondo lei?
“Abbiamo finito mezzora fa, lui aveva qualche problemino, già lo aveva la scorsa settimana, ci ha convissuto, penso che un calciatore che sta al 100% non esiste, ognuno ha qualche problema, ma penso sia un problema risolvibile”.

Ieri Ancelotti è tornato a parlare di De Rossi e ha detto che gli sarebbe molto utile per la Champions. Lei rimane indifferente di fronte a queste dichiarazioni?
“Penso che De Rossi come giocatore sia stimato da tanti non solo da Ancelotti, ha fatto la carriera finora, è un Nazionale, penso possa servire a tanti”.

Però?
“Però sta alla Roma”.

Dall’esterno c’è la percezione che ci siano dei problemi tra lei e De Rossi, perchè secondo lei?
“Non lo so chi l’ha messa in giro, sicuramente non io e penso nemmeno De Rossi. Io con lui non ho avuto problemi, poi il discorso di parlare tecnicamente o tatticamente sulla partita, penso che lo facciano tutti gli allenatori e non lo considerano un problema”.

Qui la piazza è più difficile di quella di Pescara, è possibile creare la stessa atmosfera?
“Ti dovrei rispondere come l’altra settimana. Continuo a dire che qua l’ambiente dei tifosi romanisti è eccezionale, per i giocatori, l’allenatore e la società, è normale che poi bisogna cercare di avere dei rapporti giusti”.

Quanto manca affinché lei abbia una squadra come l’ha sognata?
“Quanto manca… mancano, quante partite sono? Sono 24. Io ripeto non sono contento dei risultati ma sono contento delle prestazioni. Il concetto lo dico ancora, tranne che nella partita con la Juventus a Torino, la squadra ha giocato sempre meglio dell’avversario, poi i risultati ci hanno condannato per errori nostri e quindi dobbiamo migliorare”.

Qualche giocatore parla di scudetto, sono cose realistiche?
Noi dobbiamo giocare il nostro campionato, partita su partita, dobbiamo renderci conto che possiamo giocare alla pari contro tutti, che dobbiamo lottare contro tutti, non c’è una partita facile, ma non c’è neanche una partita persa in partenza”.

Tachtsidis può fare il centrale?
“Sì, lo può fare, l’ha fatto tante volte. La formazione la faccio domani. Comunque Tachtsidis dopo la squalifica è a disposizione”.

Il cambio di allenatore può essere una carica in più per il Pescara. Che partita si aspetta?
“A Pescara penso che l’ambiente sia un po’ depresso, è una squadra che ha 11 punti, che ha altre 6-7 squadre vicino, si deve giocare ancora il Campionato. A me ha dato tante soddisfazioni l’anno scorso, per me ce la possono fare. Il cambio di allenatore di solito porta bene, spero non porti bene domani. Bergodi l’ho avuto come giocatore, è un ragazzo posato e serio, capisce di calcio, ha fatto campionati importanti in Romania, l’anno scorso l’ho incontrato a Modena, è normale che anche lì forse in 4 giorni non riuscirà a trasmettere tutto quello che vorrebbe, ma penso che a Pescara si sia cercata la svolta e vediamo con che risultati”.

Lei in passato ci ha detto che Lopez è il sostituto naturale di Lamela. E’ un azzardo aspettarsi Destro o c’è la possibilità di rivedere le sue scelte?
“Io ho detto che la formazione la faccio domani. Ci sono tante possibilità, può giocare Lopez, può giocare Destro, può giocare un centrocampista offensivo”.

Con il Pescara saranno 100 partite sulla panchina giallorossa, qual è la partita che ricorda di più?
“Io penso sempre a quella di Milano quando abbiamo perso, ma penso che abbiamo fatto una grande prestazione”.

Ci sono possibilità che Romagnoli giochi al posto di Castan? Quali sono i punti di forza del Pescara?
“Romagnoli è un ragazzo giovane, è molto importante e spero di poterlo usare al più presto, per domani non si sa. Per me il Pescara l’anno scorso ha vinto il campionato quando all’inizio gli esperti dicevano che era una squadra da retrocedere. Abbiamo giocato con otto under, e la squadra ha vinto facendo 90 gol e facendo anche grandi cose. Quest’anno sicuramente sono cambiati, sono usciti quei tre giocatori che erano importanti e che sono importanti anche oggi, che sono Insigne, Immobile e Verratti. Penso che per ora abbiano cambiato troppo, non hanno trovato la propria identità, visto che hanno cambiato con moduli diversi ogni settimana. Cambiando modulo forse non sono stati agevolati, ma io sono preoccupato lo stesso perchè conosco la forza di quella squadra”.

Balzaretti: si aspettava le difficoltà che sta incontrando? E Dodò come sta?
“A me Balzaretti non ha deluso, ripeto, come ragazzo, come impegno anche in fase difensiva sta facendo bene, poi tecnicamente ha qualche problema come la maggior parte dei difensori; certo, mi aspetto che migliori, ma io sono soddisfatto del suo rendimento. Dodò continua a stare a momenti, ancora non è pronto. Qualche miglioramento si vede poi si blocca per problemi che non nascono dall’infortunio e dall’operazione”.

I fatti di Campo de’ Fiori: un suo parere?
“Io di queste cose non voglio parlare anche perchè il calcio non c’entra niente”.

Crede che alcuni giocatori svincolati come Pizarro potevano essere utili, non crede che De Rossi avrebbe reso di più con lui in campo?
“Sono valutazioni sui giocatori che c’erano, c’erano tanti giocatori bravi, magari se tornasse Batistuta ci potrebbe aiutare. Ma io penso che noi abbiamo fatto un progetto, una squadra, abbiamo finito col Torino con 11 giocatori arrivati quest’anno, è normale che con 11 giocatori arrivati quattro mesi fa non ci sia proprio la perfezione ma penso che tra qualche tempo ci daranno soddisfazione tutti. Poi sono le scelte. Anche Pizarro ha la sua età, noi abbiamo putnato su ragazzi di 20-21 anni che secondo noi hanno grandi possibilità di miglioramento e grandi capacità”.

Stekelenburg sta passando un brutto momento per gli infortuni e Goicoechea sta vivendo un momento positivo. Pensa che il portiere olandese possa accusare la difficoltà della situazione?
“Stekelenburg sta accusando sì, a parte che per il portiere le mani sono importanti, sono più importanti dei piedi, quindi quando uno ha problemi al dito è normale che se era un giocatore non aveva problemi e giocava, se è un portiere purtroppo deve rimanere fuori. Comunque sta migliorando penso che la prossima settimana potrà aggregarsi al gruppo”.

Con il Torino la squadra ha trovato la quadratura del cerchio o è stato demerito del Torino se la Roma ha vinto? La squadra è più squadra da trasferta o casalinga?
“Per la partita con il Torino l’ho detto, io sono soddisfatto penso che la squadra abbia fatto la miglior partita del campionato. Poi ho visto le statistiche di tutte le partite e la migliore statistica l’aveva la Roma sulla giornata calcistica, poi magari a qualcuno non piace ma io sono soddisfatto. Il discorso se siamo da casa… Per me una squadra deve giocare lo stesso calcio sia in casa che in trasferta come le grandi squadre e per ora ci sta riuscendo, è normale che non ci è riuscita a Parma ma è normale perchè lì era difficile giocare, ma su altri campi la squadra ha risposto, tranne uno, sempre quello”.