CALCIO. L’UEFA potrebbe multare la LAZIO. Nessuna responsabilità per il raid

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il club risponde solo per lo stadio e la partita. Violenze al pub: può esserci il “monito etico”…

RASSEGNA STAMPA – (F. Licari) – Non c’è molto che l’Uefa possa fare riguardo alle violenze di Roma. In pratica, niente. Tutto è successo in città, a grande distanza dalla stadio e in ore lontane dalla partita. Si tratta quindi di una ‘semplice’ questione di ordine pubblico che compete all’autorità di pubblica sicurezza italiana. Così recitano articolo 1 e 8 del regolamento di sicurezza Uefa, per garantire tranquillità “dentro e attorno allo stadio, prima, durante e dopo la partita”, predisponendo una collaborazione tra club e autorità pubbliche anche “lungo le strade da e per lo stadio”. Discorso diverso per i cori antisemiti sugli spalti: già all’andata a Londra, la Lazio era stata multata per lo stesso motivo, con la recidiva di ieri all’Olimpico la posizione potrebbe aggravarsi. A meno che la Uefa non decida improvvisamente di applicare il famoso principio “tolleranza zero”, sinora praticamente non adottato. La partecipazione di ultrà della Roma all’agguato di Campo de’ Fiori cambia poco: al massimo può essere utile agli inquirenti per le contiguità tra club. L’Uefa può inviare un monito, diciamo così, etico alla Lazio i cui tifosi non sono nuovi a situazioni del genere. Ma Lotito potrebbe rispondere che, finché allo stadio non accade nulla, lui non c’entra. Dovessero ripetersi incidenti, magari tra le stesse tifoserie, potrebbero essere vietate trasferte incrociate. La responsabilità del club si limita quindi a stadio e vicinanze dell’impianto. Se qui succedono guai, allora l’Uefa può prendere provvedimenti.