MILAN. “Non cambiare ALLEGRI è stato un atto d’amore”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Galliani: “Sono sempre stato contrario agli esoneri in corsa”. Il tecnico rossonero: “Dobbiamo ancora acquisire sicurezza”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Della Valle) – Allegri si godrà finalmente qualche giorno di tranquillità, dopo tutte le tempeste che hanno portato la sua nave a un passo dal naufragio. Prima vera giornata di festa di una stagione travagliata, perché il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto. La mission aziendale impone al Milan di superare almeno la prima fase della Champions (questione di immagine ma anche di soldi) e Allegri ha ottenuto la qualificazione con una giornata d’anticipo. In Belgio contava solo vincere, soprattutto dopo il pari dello Zenit. “È un’occasione che non possiamo sbagliare — aveva detto Galliani dopo il fischio finale dell’altra gara del girone — adesso sta solo a noi”. E il Milan non ha fallito. L’obiettivo è stato raggiunto: Allegri ha trovato il modo migliore per dimostrare a chi comanda che la fiducia non era mal riposta. “Sono contento per Allegri — racconta Galliani —. Sono contrario a cambiare allenatore in corsa, per questo l’ho sempre difeso. Ho sentito Berlusconi al telefono, era molto contento. Questa vittoria è anche un po’ figlia sua, spero possa venire a Milanello pure prima della Juventus“. “Sapevamo il risultato dello Zenit, quindi vincere per noi era importantissimo — dice Allegri —. Abbiamo centrato il primo obiettivo stagionale, ma non è la partita della svolta. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto troppa fretta di segnare o di fare l’ultimo passaggio. Nel secondo tempo siamo andati in vantaggio, dopo il 2-0 ci siamo un po’ bloccati, ma tolta qualche palla lunga da parte loro l’abbiamo gestita bene. Però bisogna crescere tanto, dobbiamo acquistare sicurezza. Il sistema di gioco non ha importanza”. Domenica arriva la Juve e il Milan ha un’altra occasione importante per dimostrare di essere uscito dal tunnel.