CHAMPIONS. Una super JUVE ne fa tre ai campioni del CHELSEA. Gli ottavi sono a un punto

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Quagliarella, Vidal e Giovinco: show e inglesi quasi eliminati. Ora in Ucraina basta un pari contro lo Shakhtar già qualificato…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (L. Garlando) – È una cosa grande la Juve che sdraia il Chelsea, re d’Europa, e prenota un posto negli ottavi di Champions: le basterà un punto a Donetsk contro lo Shakhtar già qualificato. Più grande di quanto dica il grasso 3-0. La Juve ha schiantato gli inglesi sul piano del ritmo, della corsa e dell’iniziativa: 11 tiri in porta contro 2. Umiliante. In vantaggio con Quagliarella all’intervallo, la Juve ha cominciato la ripresa come se fosse sotto di 3. Non ha speculato ragionando di contropiede, ha chiuso il Chelsea in scatola, impedendogli di ripartire e ha mandato a rete anche Vidal e Giovinco. Oltre allo spirito propositivo da grande squadra e a una poderosa condizione atletica, la Juve ha mostrato tutta la sua maturità tattica: attaccare perché serviva un gol a tutti i costi, ma senza esporsi al morso delle velenose ripartenze di Oscar e Hazard. Missione compiuta. Di Matteo rinuncia a Torres. Al vertice del 4-2-3-1 scala Hazard, con Azpilicueta che lo rimpiazza alla destra del tridente creativo. Chelsea senza punta di ruolo. Dopo 9 minuti la percussione del brasiliano Oscar è di una bellezza terribile: due juventini bruciati, palla scaricata ad Hazard. Ci vuole l’istinto da fuoriclasse di Buffon per impedire lo svantaggio. Di Matteo ha deciso di giocarsela così: creando densità con due linee (4-5) e cercando la ripartenza letale dei suoi folletti. Al 4′ Cech deve già implorare il soccorso del palo per scrostare un pallone di Lichtsteiner. Ancora decisivo il portiere ceco su Marchisio (15′). Bonucci deve spendere un recupero provvidenziale su Oscar e poi un’ammonizione per impedire al Chelsea di rovesciarsi in campo aperto. Pirlo ruba una caramella al bimbo Oscar, mette a dormire Ramires con una finta e tuona a rete. Sulla traiettoria, Quagliarella ci mette il piede, esattamente come contro la Lazio. Stavolta Cech non replica il miracolo di Marchetti e la palla va in rete (38′). L’attacco, reparto da sempre sotto accusa, stanotte ha un senso. Quagliarella dà profondità e conclude; Vucinic arretra e inventa: è lui a innescare l’azione del raddoppio di Vidal (16′). Giovinco rifinirà il conto (46′). Lo Juventus Stadium gongola. Chiellini mostruoso. Ma anche Vidal, qualità, gol e potenza.