CHAMPIONS. BUFFON: “Basta dubbi sulla JUVE. L’Europa ora è avvertita”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Bonucci: “A Donetsk per vincere, non siamo fatti per aspettare l’avversario”. E Asamoah: “Il segreto? Correre senza fermarci mai”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Bramardo) – La partita che doveva fare. Grinta, attenzione tattica, micidiale in zona gol. La Juve che non si era vista prima in Champions si rimette in corsa di prepotenza in vista della stazione, ultima fermata in Ucraina. Il primo tempo è una bomba a orologeria in attesa del gol, la scintilla per accendere la miccia e far esplodere lo Juventus Stadium. Alessio, si agita, si sbraccia, si dispera e si strappa i capelli quando Asamoah manca un aggancio in area o Lichtsteiner troppo altruista prima, troppo precipitoso, poi non inquadra lo specchio della porta o centra il palo. Pogba non ce la fa più e per la tensione, Pirlo sbaglia una punizione più pulita di un rigore ma il megaschermo conforta: lo Shakhtar sta perdendo. L’entusiasmo dura poco. E’ qui che la Juve deve concentrarsi, deve vincere. Buffon si supera, Oscar tenta la beffa, ma è Quagliarella a spiazzare Cech. E’ quasi fatta. Manca la firma, che arriva nella ripresa, Vidal e Quagliarella, più Giovinco sui titoli di coda. Le zampate decisive di Buffon, la grinta di Chiellini, maratoneta indomito, giocatore a tutto campo, hanno tagliato le gambe ad un Chelsea fiacco, stordito. Soddisfatto Buffon a fine partita: “Una bella serata. Quando riesci a dare una prova così convincente come gioco, spirito e animo… E’ un grande segnale per l’Europa e anche per l’Italia. Se qualcuno poteva avere dei dubbi su di noi, giocando così li facciamo passare. Sappiamo che dobbiamo ancora passare il turno, mi auguro di riuscirci, nel malaugurato caso che uscissimo di scena abbiamo fatto una decina di punti, ce la siamo giocata alla pari con tutti e siamo tornati competitivi. Dove l’abbiamo vinta? Sotto il profilo della fame, organizzazione di gioco, freschezza atletica e sugli episodi. Pur dominato, il Chelsea ha creato qualche situazione pericolosa, con più precisione potevano compromettere tutto”. “Una vittoria dedicata al pubblico” il commento di Alessio: “Sabato con la Lazio è stato bravo Marchetti, oggi la palla era più laterale e abbiamo fatto gol. Complimenti alla squadra, volevamo questo tipo di partita, ritmi alti per costringere il Chelsea sulla difensiva. Abbiamo concesso qualche ripartenza ma la squadra ha fatto una grandissima partita. Quasi qualificati? Quasi, guai a mollare”. Straordinari in difesa per Bonucci contro due avversari tosti come Oscar ed Hazard: “Qualche sbavatura l’ho commessa — ammette il difensore juventino — ma abbiamo giocato tutti una gara da Juve. Quando giochiamo da Juve possiamo dire la nostra anche contro i campioni d’Europa in carica. Non è ancora fatta, ora pensiamo al campionato, poi andiamo a vincere a Donetsk: non siamo fatti per aspettare l’avversario nella nostra metà campo”. Il palo centrato da Lichtsteiner trema ancora: “Peccato, è un ruolo difficile l’esterno, tanta corsa e non sei sempre lucido. Credo di aver fatto una buona gara — dice il difensore, che spiega così il bisticcio con Quagliarellaero pronto, ben piazzato per fare gol”. Si scalda Lichsteiner quando gli parlano di una presunta lite precedente con Conte: “Mai litigato con l’allenatore, dà fastidio leggere certe false notizie”. Infine, il segreto della vittoria secondo Asamoah, uomo assist: “Correre su tutti i palloni senza mai fermarci”. Quasi uno slogan quello di Vucinic: “Quando il gioco si fa duro… noi per l’Europa ci siamo”.