FIORENTINA. JOVETIC va in panchina

LA REPUBBLICA – Il tecnico Montella: «Ha dimostrato grande voglia di esserci»

(getty images)

 

Jovetic o non Jovetic? Questo è il dilemma. La questione è aperta, e lo sarà almeno fino alla tarda mattinata di oggi quando Jo-Jo sosterrà l’ultimo provino. «Ha dimostrato grande voglia di esserci», ha spiegato ieri Montella. Un’indicazione importante, ma non decisiva. Anche perché a Milano la Fiorentina ha dimostrato di saper essere grande anche senza il suo campione, e nessuno ha voglia di rischiare più del dovuto. E poi la rifinitura del numero otto non è stata delle migliori, costretto ad abbandonare il campo di allenamento prima degli altri. Sensazioni? Più no che si, e spazio probabilmente alla coppia Toni-Ljajic con El Hamdaoui recuperato e pronto ad entrare a gara in corso.Quello relativo all’attacco non è l’unico punto interrogativo che accompagna l’aeroplanino.

 

Cuadrado, per esempio, è reduce da un vero e proprio tour de force. Gioca praticamente sempre, e in settimana è stato pure impegnato nella tipica (e scomoda) trasferta oltre oceano. «Potrebbe accusare la stanchezza – ha ammesso il tecnico – e valuteremo come impiegarlo». Eppure tutto porta verso un’altra partita da titolare. Troppo importanti le sue accelerazioni, il suo cambio di passo, la sua capacità di saltare l’uomo creando la superiorità numerica. E poi da quella parte ci sarà Bonaventura. Un trequartista prestato alla fascia, e quindi vulnerabile in fase difensiva. Per questo il colombiano ha più chance rispetto a Cassani. Perché può mettere in crisi il suo avversario diretto. Nessuna incertezza sul resto del centrocampo. Trio delle meraviglie compreso. Aquilani, Pizarro e Borja Valero giocheranno, col compito di impadronirsi della partita fin da subito. A sinistra Pasqual, capitano (quasi) intoccabile. L’ultimo dubbio riguarda la difesa. Roncaglia e Gonzalo Rodriguez non si toccano, mentre Savic e Tomovic sono ormai al ballottaggio permanente. Nelle ultime settimane si sono alternati al ritmo di una partita per uno, ma stavolta il trend potrebbe cambiare. Le indicazioni della vigilia portano infatti verso la conferma dell’ex Manchester City col serbo in panchina, anche se non esistono certezze. E’ il metodo Montella. Tenere tutti sulla corda, alzare il livello della competizione interna e, quando possibile, mischiare le carte. Spesso gli stessi giocatori scoprono la formazione soltanto la domenica.

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