NAZIONALE. CANDREVA sogno d’autunno

IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – Il derby di Roma, giocato stavolta con la maglia azzurra, termina uno a uno. In campo dal primo minuto, stasera contro la Francia, un laziale, Candreva, e un romanista, Balzaretti. Per Candreva la promozione di Prandelli arriva forse nel momento più elettrizzante della sua carriera. Domenica passata il gol e la vittoria contro la Roma, stasera la maglia della Nazionale. Le buone prestazioni fornite nelle settimane passate con la Lazio, e anche la relazione di Rocca, collaboratore di Prandelli, presente domenica passata all’Olimpico, gli hanno spalancato le porte della squadra più amata dagli italiani. Giocherà, Candreva, in una posizione simile a quella che solitamente occupa nella Lazio: sarà attaccante esterno a destra nel 4-3-3 prandelliano. Stasera Candreva festeggerà la quinta presenza con la Nazionale. “Con Mario ho già giocato nella Under 21 e le cose, per quello che ricordo, non erano andate male. Mi ricordo anche che ogni volta che sbagliavo un pallone me ne diceva di tutti i colori, ma lui è fatto così…”, racconta il laziale. Non ha dubbi, Candreva. “É la settimana più bella della mia vita. Prima la vittoria nel derby poi la maglia azzurra. Per me essere qui, e giocare dal primo minuto, rappresenta un punto di partenza, non di arrivo. È un onore, e motivo d’orgoglio, far parte di questo gruppo e farò di tutto per restarci il più a lungo possibile. Giochiamo contro la Francia, una delle grandi del calcio mondiale, e anche se si tratta di un’amichevole la partita è molto sentita. Il mio ruolo? Tutto sommato non sarà molto diverso rispetto a quello che ho nella Lazio: si tratta di attaccare sull’esterno e di ripiegare in fase di non possesso per dare una mano al centrocampo. Questo almeno è quello che mi ha chiesto Prandelli. Ecco perché ritengo di partire con un buon vantaggio, conoscendo bene i meccanismi di quel ruolo. Non vado a caccia del gol: certo, se dovesse arrivare sarei felicissimo, ma ciò che stavolta mi interessa è la prestazione. Dimostrare a Prandelli che posso far parte di questo gruppo, che lui può contare su di me”.