F1. ROSBERG: «Schumi ha fatto bene a tornare, la leggenda conta poco»

IL CORRIERE DELLA SERA – È stupito della scelta di Hamilton? «Perché? È uno dei più forti, è normale che il team abbia pensato a lui».

(getty images)

 

Ecco uno stralcio delle dichiarazioni di Nico Rosberg al Corriere della Sera:

Nico, l’ultima sua immagine la ritrae ad Abu Dhabi mentre vola sopra la testa di Karthikeyan: si è spaventato?
«Un po’, vedevo solo il cielo e la macchina ondeggiava: temevo si cappottasse. Ma appena sono atterrato, era tutto ok. Nulla in confronto a quella volta in F3 a Zandvoort quando ho rotto i freni…».

È pronto per la trasferta in Texas? L’ultima volta che la F1 corse lì, a Dallas nel 1984, vinse suo padre Keke.
«C’erano 40 gradi, gli altri piloti indossavano i giubbotti refrigeranti. Mio padre prima del via era a torso nudo, appoggiato al muretto, che fumava. Li aveva già schiantati tutti prima di partire».
Adesso non fuma più nessuno.
«Lo dite voi! C’è un pilota che fuma una sigaretta dietro l’altra, ma non vi dico chi è».

Possibilità per voi?
«Noi quest’anno non vinciamo più. È stata una stagione difficile, nonostante il mio successo in Cina. Problemi con le gomme e la galleria del vento».
Dopo tre anni al fianco di Michael Schumacher, avrà Lewis Hamilton come compagno. Non una vita facile.
(sorriso)

È stupito della scelta di Hamilton?
«Perché? È uno dei più forti, è normale che il team abbia pensato a lui».

Intendevamo della scelta di Hamilton di venire in Mercedes: in tre anni avete conquistato una sola vittoria.
«No, perché ha pensato al lungo termine. Da noi è arrivata gente di altissimo livello. Non c’è motivo per cui la Mercedes non diventi il team più forte del mondo».

Eppure Hamilton non si aspetta di vincere nel 2013.
«Non l’ha detto a me e non commento. Io mi lascio aperta la possibilità di fare qualcosa di spettacolare già nel 2013. Di sicuro saremo più forti».
Schumacher sta chiudendo la sua carriera bis: avrebbe fatto meglio a non tornare?
«Si vive una volta sola. Se hai la possibilità di fare la cosa che ti piace di più al mondo e ti danno anche un pacco di soldi, io non vedo una ragione perché non la dovresti fare. Per non rovinare la tua leggenda? Ma la leggenda che cos’è se non quello che la gente pensa di te? È importante quello che pensano gli altri, ma non così tanto».
Com’è stato lavorare con lui?
«Non certo negativo come dicevano. Abbiamo sempre collaborato sinceramente».

Chi vince il titolo?
«La logica dice Vettel perché ha la macchina più forte ma basta una rottura e Alonso ne approfitta».

Negli Usa avrebbe votato Obama?
«Seguo la politica ma non conosco così bene i dettagli. Trovo solo strano che si spendano 5 miliardi in campagna elettorale. Ma mi dicono sempre di non parlare di politica».