LAZIO-ROMA. PETKOVIC vs ZEMAN, all’attacco!

ALLENATORI A CONFRONTO – Domenica pomeriggio ci sarà Lazio-Roma. Si sfidano i due allenatori capitolini dediti all’attacco e al sacrificio…

(Getty Images)

Domenica 11 novembre ore 15,00 allo Stadio Olimpico, in programma Lazio-Roma. Si sfidano i due allenatori nuovi delle squadre capitoline. Tutti e due di poche parole e quasi sempre imbronciati, si dedicano entrambi all’attacco a prescindere dell’avversario che si trovano di fronte e al sacrificio della squadra per tutti i 90 minuti.
Analizziamo i due allenatori e le loro squadre:

Vladimir PETKOVIC
Soprannominato il dottore, arrivato quasi dal nulla, questa estate in casa Lazio, alla conferenza di presentazione il 6 giugno dichiarò: “La mia Lazio dovrà dominare gli avversari“.
E così è stato in parte fino ad oggi: un’autentica rivelazione ad inizio campionato, collezionando 3 vittorie nelle prime 3 partite di Serie A, per poi incappare in risultati altalenanti, che ora la vedono quinta in classifica.
Nella sua, fino a qui, breve carriera ha dimostrato di essere molto duttile in ambito moduli, ma la formazione maggiormente usata nella Lazio è stata, fino ad oggi, il 4-1-4-1, con un punto fermo davanti alla difesa come Ledesma, capace di interrompere il gioco avversario, ma allo stesso tempo di costruire l’azione d’attacco.
Sulle fasce fa uso spesso di Lulic e Candreva, due ali potenti, con un ottimo dribbling, tanta corsa e ottimi inserimenti. Saranno spine nel fianco dei terzini giallorossi, che dovranno essere sempre concentrati.
Petkovic soprattutto per Hernanes, ha avuto una vera e propria invenzione, spostandolo in una posizione da più interno di centrocampo e dandogli libertà di spaziare. Il brasiliano si è dimostrato subito a suo agio nella nuova posizione ed è stato uno dei migliori in queste 11 giornate, collezionando 5 gol.
Per non parlare poi dell’uomo in più che ha a disposizione l’allenatore bosniaco, Miroslav Klose, un attaccante fortissimo in tutto: corsa, dribbling, movimenti, testa, destro e sinistro, che gli permette di gestire la squadra sulle sue spalle. Marcatore e mattatore dei due derby della scorsa stagione, cercherà di non deludere le aspettative.

Zdenek ZEMAN
Soprannominato il boemo o il maestro, è una nota conoscenza del nostro calcio. Questa estate è stato di ritorno a Roma, dopo 13 anni, acclamato e osannato, ha fatto riaccendere l’entusiasmo di una tifoseria quasi depressa per il precedente allenatore catalano, Luis Enrique.
Conosciuto per il suo calcio spregiudicato all’attacco e per il suo immancabile 4-3-3, punta molto sulla difesa alta quasi sulla linea di centrocampo e i terzini che effettuano sovrapposizioni a non finire, centrocampisti che corrono come motorini e attaccanti laterali, capaci di grande corsa, inserimento e gioco palla a terra.
E’ famoso per le sue partite rocambolesche vinte con un grande scarto di gol, o vedi risultati contro Bologna, Sampdoria e Udinese di quest’anno, capace di subire rimonte incredibili. Lo dimostrano anche le statistiche della Roma, miglior attacco (26 gol fatti) ma anche la seconda peggior difesa della serie A (20 gol subiti).
Grande responsabilità avranno i due terzini, molto probabilmente Piris e Balzaretti, che dovranno spingere ma allo stesso tempo stare attenti alle incursioni avversarie. Anche il greco Tachtsidis, punto fermo ormai della formazione giallorossa davanti alla difesa, dovrà dimostrare gran personalità e gran senso tattico nel derby d’esordio.
In avanti dovrebbero essere confermati i tre attaccanti “mobili“, TottiOsvaldoLamela, che rappresentano il trio d’attacco più profilico del campionato (17 gol). In formissima da molte giornate, il giovane argentino Erik Lamela, il fenomeno tanto sponsorizzato da Sabatini e forse trovato con la cura del boemo.
E come dimenticarsi dell’immortale capitano giallorosso, Francesco Totti, che a forza di gradoni e km di corsa, sembra tornato il giocatore di 10 anni fa che tanto aveva fatto gola alle maggiori squadre europee.

Insomma ci si aspetta un gran numero di gol nel derby di domenica.
In bocca al lupo (o in becco all’aquila a seconda del tifo) alle difese e buon divertimento!

LEONARDO ESPOSITO