CHAMPIONS. L’ARSENAL scappa, FARFAN lo riprende

LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (P. Archetti) – I limiti dell’Arsenal in questo periodo sono così ampi che non bastano due gol di vantaggio e una mega chance al 94′ per vendicare la sconfitta dell’andata e riprendere la testa del girone. Lo Schalke si sbriciola al primo errore, un colpo di testa indietro di Neustädter che lancia Giroud, e Walcott infila sul rimpallo. La confusione tedesca viene aumentata da un cambio: Uchida esce per infortunio, il suo sostituto Höger non riesce nemmeno a piazzarsi sull’angolo destro che Podolski, sempre fischiato, lo aggira e serve il raddoppio a Giroud. Il quale, a inizio ripresa, ha in dono da Poldi il servizio per il 3-1: fuori. E allora riemergono tutti i difetti inglesi. Wenger prova a cambiare la difesa, spingendo sul lato sinistro Vermaelen e mettendo al centro Koscielny vicino al nazionale tedesco Mertesacker. Ma la sinistra rimane il lato debole dove imperversa Farfan, dato che manca il titolare Gibbs e il suo sostituto Andrè Santos è stato escluso per la brutta figura di sabato a Manchester: chiese la maglia all’ex compagno Van Persie già all’intervallo. Sudditanza psicologica secondo Wenger che si è infuriato e ha preso provvedimenti. In ogni caso anche Vermaelen fa acqua. Il 2-2 di Farfan è l’ennesima dimostrazione, in una gara rimessa in piedi nel recupero del primo tempo da Huntelaar, che poi fallisce altri due centri. Il 4-1-4-1 inglese, con Wilshere sulla linea dei trequartisti e Arteta davanti alla retroguardia, è agile nella ripartenza, però la fase difensiva non è all’altezza. Se Walcott avesse infilato il 2-3 al 94′ (tira sul portiere) non sarebbe stato onesto. Un problema per Rizzoli: ferma Podolski che sta tirando perché c’è un avversario a terra (da tempo) per un guaio muscolare. In Italia sarebbe stato ghigliottinato sul campo: qui Poldi a momenti lo sbrana (ammonito), poi si lamenta molto anche Wenger: “Era una netta palla gol. Mai visto un fatto del genere in tutta la mia carriera”.