NAPOLI. CAVANI, illusione e resa

CORRIERE DELLO SPORT (A. Giordano) – Il Matador si allena, poi si ferma: Hamsik-Insigne-Pandev anche a Bergamo…

(getty images)

CORRIERE DELLO SPORT (A. Giordano) – Il Cavani che corre, che calcia, che sorride, ad un certo punto s’inquieta e avverte il buio dentro, una tremarella che l’induce a riflettere, ad alzare la mano e poi ad arrendersi. Fuori il matador, che dopo il Chievo salta pure l’Atalanta e spera di potersi preparare per il Torino, ore quindici, clima più mite e qualche altro giorno a disposizione per lasciarsi alle spalle qualsiasi inibizione. La vigilia più breve è un coro unanime, una voce che induce all’ottimismo, un’espressione fiera e una voglia disperata di calcio: Cavani sta bene e quando si mette a mitragliare quei “poverini” dei portieri, sta ancora meglio. Però è un’illusione, perché il nemico, l’affaticamento muscolare, è nascosto tra i granelli di sabbia della clessidra che separa dall’Atalanta: niente da fare, un movimento naturale diviene un allarme o forse un pericolo troppo grosso da correre, stasera, nel freddo, con il rischio della pioggia e il terrore di andare incontro ad uno stop prolungato. E così il Cavani che si riprende il Napoli diviene il Cavani che riperde il Napoli e lo lascia a Pandev-Insigne-Hamsik, l’altra terna di tenori che con il Chievo ha provveduto a sistemare la pratica che ha consentito di starsene alle spalle di Madame.