UDINESE. GUIDOLIN: “Siamo stati sull’orlo del baratro, poi siamo stati straordinari “

Le parole del tecnico bianconero dopo il successo sulla Roma…

 

 (getty images)

 

Francesco GUIDOLIN ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della sua Udinese sul campo della Roma.

Ecco le sue parole:

Le mancavano 6 titolari e stavate sotto 2 gol. E’ giusto parlare di impresa?
E’ giusto essere soddisfatti della rimonta e del risultato e della bella gara fatta. Siamo stati sull’orlo del baratro dopo 20 minuti, mentre prima ci credevo che potessimo fare bene qui anche senza diversi giocatori. So le qualità dei miei e sapevo di poter competere, ma dopo 20 minuti francamente ho pensato anche io che potesse essere una giornataccia. Avevamo tanti giovani in campo, che però sono stati molto bravi a rimettere i npiedi la partita e a giocare un secondo tempo, fino a 10 minuti dalla fine quando non ce la facevamo più, straordinario.

Nel secondo tempo rammaricato per gli spazi non sfruttati?
Si c’era la possibilità di trovare la profondità ma abbiamo sbagliato diversi passaggi e questo mi rammarica. Siamo in serie A e devono imparare a dialogare meglio e a fare le scelte giuste, visto che non è questione di tencica quanto di scelte di gioco. Però sono contento, tra primo e secondo tempo abbiamo rivisto alcune cose, ci siamo convinti che potevamo ancora fare la partita ed è successo così.

Che ha pensato al cucchiaio di Di Natale? Ha rivisto il Braga?
Ovvio che non sapevo che Totò avrebbe tirato così, quando l’ho visto l’ho vista in porta ed ho gioito. Ci ho messo molto a metabolizzare il Braga perché credo non ci arriverà più in Champions. Perdere quell’occasione così mi ha fatto stare veramente molto male, ma il cerchio si è chiuso dopo un po’: una persona intelligente deve guardare avanti, ma non nascondo che i primi giorni non ne volevo neanche sentire parlare di Maicosuel! Poi però credo di essere una persona intelligente ed ho capito che queste cose possono succedere: ha lavorato bene, sta facendo bene ed è un ottimo numero 10.

Negli ultimi minuti tanta fatica ma anche tanta umiltà. Perdendo sarebbe diventata una stagione complicata…
La stagione è comunque complicata, mercoledì giocheremo nua delle partite più pericolose e spero di riavere subito i miei giocatori. Dovremo stare molto attenti. Indubbiamente la stagione è difficile perché c’è l’Europa Leaue e ci teniamo e non potremo ripetere i campionati precedenti. Lo abbiamo detto. Vorremmo fare un campionato sereno e questa vittoria ci dà questa spinta, ma nello spogliatoio pensiamo ai punti che ci mancano per la salvezza, che dovrebbero ora essere 28. Dobbiamo mantenere umiltà, concentrazione. Crescere e cercare di fare bene. Alla fine tireremo le somme.

Perché non crede alla Champions?
Perché è sccesso due volte, due volte abbiamo perso ai preliminari… Non credo allenerò più squadre italiane di un certo tipo perché in Italia starò all’Udinese fino a che avrò la forza di stare in panchina.

Potrebbe andarci con una squadra straniera…
Non credo proprio, all’estero non mi conosce nessuno…

Non ho mai visto una sua squadra soffrire tanto come nei primi 30 minuti di oggi. La Roma ha giocato bene, ma voi non ci eravate… Però poi avete vinto col carattere.
E’ vero, una sofferenza così nei primi minuti mi è capitata poche volte in carriera, ma avevamo tanti nuovi e non posso dire niente ai ragazzi. Formare la coesione di una squadra e la complicità non è facile. Partendo con timidezza abbiamo solo dato vantaggio alla Roma che ha un bellissimo modo di giocare. Ma una volta passata quella siamo tornati un asquadra vera, siamo ripartiti sempre e col gol del 2-1 la partita è cambiata.