ROMA. ZEMAN: “L’UDINESE? Una squadra che se la gioca sempre”

Ecco le parole del tecnico boemo alla vigilia della gara tra Udinese e Roma

(getty images)

CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia del match casalingo contro l’Udinese di Guidolin, mister Zeman incontra i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria per la consueta conferenza. Ecco le dichiarazioni del tecnico trascritte fedelmente (parola per parola), ascoltando l’audio della conferenza:

Si sono allenati poco in settimana, per problemi fisici differenti, sia Totti che Destro. Hanno completamente recuperato, sono pronti per giocare?
“Sono tutti e due convocati, quindi sono a disposizione”.

Uno dei due sta più avanti dell’altro nella preparazione?
“Stanno bene in questo momento, poi bisogna vedere se il lavoro che non hanno svolto in settimana può influire nella loro prestazione”.

Una settimana fa ci ha detto che Dodò era al 50%, oggi come sta?
“Ha fatto tutta la settimana, a parte il primo allenamento che ha saltato per problemi di influenza o raffreddore. Poi ha fatto tutta la settimana, penso stia nettamente meglio rispetto all’altra settimana”.

Mancano due giocatori a sinistra, Taddei e Balzaretti. Dodò è pronto per debuttare?
“E’ utilizzabile, poi bisogna vedere se può essere utilizzato per tutta la partita o parzialmente”.

A centrocampo pensa di ritornare al talento di Pjanic o nelle scelte rimane un po’ indietro rispetto agli altri?
“Anche lì, la valutazione… a prescindere che continuo a dire che ho sette centrocampisti che possono essere tutti titolari, ma purtroppo possono giocare solo tre quindi faccio le scelte a seconda della forma e dell’avversario”.

La Roma ha trovato un equilibrio? E’ riuscito a lavorare su questo aspetto?
“Uno cerca di lavorare per fare 90 minuti sempre al meglio, è normale che non si riesce, non ci riesce nessuno, quindi anche noi ogni tanto abbiamo dei vuoti, però in generale penso che la squadra in questo momento stia bene fisicamente e mentalmente”.

Sembra che l’unico giocatore che lo stia seguendo totalmente sia Totti, questo è un vantaggio, ma può essere anche uno svantaggio, nel senso che gli altri non hanno ancora recepito e assimilato i suoi insegnamenti?
“Sono valutazioni che io non riesco a capire, l’unico che mi segue è Totti ma poi la maggior parte di voi dice che Totti gioca come vuole lui e non come voglio io, quindi mettetevi un po’ d’accordo. Io spero che tutta la squadra cerchi di applicarsi su quello che deve fare all’interno di una squadra, nel senso cercare di collaborare e applicarsi per imparare a giocare insieme, poi chi ci riesce meglio o peggio sono valutazioni che devo fare io”.

Che tipo di gara si aspetta domani con l’Udinese, che sta avendo dei problemi ed è reduce dall’Europa League ma ha giocatori forti e veloci davanti?
“L’Udinese è una buona squadra per me, è vero che ha cambiato tanto rispetto agli altri anni, ma anche due anni fa sono partiti con cinque sconfitte di fila e poi sono arrivati in Champions, quindi è una squadra che bisogna sempre rispettare per quella che è, non credo che l’Udinese sia in difficoltà. E’ sempre una squadra che se la gioca, ricordo la partita di Napoli in cui hanno perso ma hanno dato tanta difficoltà al Napoli”.

Castan nel Brasile ha giocato come terzino sinistro, lei ci ha mai pensato? Tra i suoi difensori centrali chi può essere playmaker?
“A parte che con la Nazionale non si aspettava nemmeno lui di fare il terzino perchè non l’ha mai fatto, ma l’ha fatto e anche bene. Io non ci ho mai pensato a spostarlo dal centro all’esterno, per me è un giocatore tecnicamente valido quindi è un giocatore che dovrebbe impostare da dietro più spesso o meglio di altri”.

L’attacco: ad oggi ha delle gerarchie? Dando per scontato che Totti e Osvaldo possano rappresentare dei punti di riferimento, chi tra Lamela e Destro è più avanti?
“A prescindere che noi dall’inizio abbiamo fatto una squadra con due giocatori per ruolo, i giocatori per ruolo ci sono, poi bisogna vedere allo stato attuale come stanno e cosa sanno fare. Certamente il ruolo di esterno di destra al momento spetta a Lamela, in caso di necessità spetta a Nico Lopez. Destro in questo momento è un giocatore che può fare sia centravanti o che esterno di sinistra, visto che finora nè lui nè Osvaldo riescono a esprimersi al meglio sulla fascia destra. E’ un discorso che faccio da due mesi ma ancora non volete capire”.

Agnelli ha detto che il calcio italiano è in declino. Secondo lei cosa bisogna fare? E poi farà un turnover visto che ci sono partite ravvicinate?
“Agnelli penso che abbia ragione, che ci vogliono riforme e che bisogna migliorare, il discorso è che lo dicono tutti, non è solo Agnelli… Poi c’è un altro discorso ossia che vent’anni di calcio hanno avuto in mano loro e c’era tutto il tempo di fare le migliorie. Per le partite ravvicinate, a me piacciono, mi piace quando si gioca, ripeto, finchè ho i giocatori a disposizione non c’è problema”.

In base alle convocazioni con le Nazionali, la Roma dimostra di avere una rosa importante. A centrocampo ci sono 4 titolari e alcuni anche registi nelle Nazionali, ma per lei è Tachtsidis il regista. Come mai?
“A parte che quando ci sono giocatori nelle Nazionali non li seguo, io vedo solo le partite e nelle partite non gioca da regista nè Pjanic, perchè giocano a due e lui gioca davanti alla fase offensiva. Il mio regista deve cominciare più dal basso, De Rossi non fa mediano e Bradley nemmeno fa il regista nella Nazionale americana”.

Si parla tanto di Dodò, ma in allenamento l’ha colpita?
“Prima di vederlo in allenamento l’ho visto in dvd, ho visto quello che ha fatto prima, sicuramente mi ha impressionato per la corsa e per il piede. Quello che ho visto prima non l’ho ancora visto qua, ma è un giocatore che ha tutte le caratteristiche per mettersi in mostra e dimostrare la sua bravura, che secondo me è tanta e spero che lo dimostrerà al più presto”.

Agnelli ha anche detto ‘ci odiano tutti, percepisco ostilità’. Queste dichiarazioni potrebbero condizionare l’andamento della Juve? Come se le spiega?
“Non so che dirti, non dipende da me, mi chiedi come reagiscono gli altri, non lo so”.

Vorrei chiederle una sua analisi di questo inizio di campionato, la classifica rispecchia le potenzialità delle squadre? C’è tempo per stravolgerla?
“Penso che la Juve in testa lo meriti, ha fatto sicuramente meglio delle altre. Il Napoli ha tenuto il passo fino allo scontro diretto; poi giustamente come dice Mazzarri anche la Juve deve andare a Napoli, ma intanto si giocano altre 19 partite, bisaogna vedere come ci si arriva dopo. La Juve è la squadra più continua, il Napoli ha fatto altrettanto bene e la Lazio continua a fare buoni risultati. Il Milan rispetto all’anno scorso è un’altra squadra ma per il comportamento in campo per me ha fatto sempre uguale come l’anno scorso, poi l’anno scorso aveva gente che realizzava e quest’anno gli manca questo, ma come volume di gioco e supremazia di gioco il Milan gioca come l’anno scorso. Quindi è una squadra che ha più riserve e più possibilità di recuperare”.

Cagliari-Roma e il ricorso, sembra quasi colpa della Roma adesso. Cosa ne pensa?
“Il mio pensiero è quello del giorno dopo, noi eravamo pronti per giocare, non si è giocato per un motivo e il motivo sicuramente non dipende da noi”.

C’è qualche giocatore a cui lei non rinuncerebbe mai, come Castan, Tachtsidis e Totti?
“No, ripeto il concetto, abbiamo una rosa di 22, anzi 25 in verità, giocatori e tutti i ruoli sono coperti da giocatori importanti. Voi vi lamentate perchè non faccio giocare uno, ma è perchè anche l’altro è bravo e devo fare delle scelte. Spero di sbagliarmi il meno possibile”.