PREMIER LEAGUE. CHELSEA e CITY, che rimonte

IL CORRIERE DELLO SPORT- Di Matteo ribalta il Tottenham da 1-2 a 4-2.  Dzeko fa volare Mancini

 

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Questo è un Chelsea d’attacco, propositivo, sempre pericoloso, a tratti spettacolare, proprio come chiede Roman Abramovich. Decisivo un Juan Mata assolutamente irresistibile, autore di due gol e di una serie impressionante di giocate da campione. In campo non c’è John Terry, che sconta la prima delle quattro giornate di squalifica per gli insulti razzisti ad Anton Ferdinand. Ma l’assenza del capitano non si sente per nulla perché è proprio il suo sostituto, Gary Cahill a firmare il vantaggio iniziale con una superba conclusione volante. La reazione dei padroni di casa arriva ad inizio ripresa quando nel giro di una manciata di minuti riescono a ribaltare – momentaneamente – il punteggio. Un uno-due che illude i tifosi degli Spurs che esultano per gli squilli di Gallas e Defoe. Ma con il trascorre della partita l’assenza di Gareth Bale (ha raggiunto in ospedale la moglie, in cinta) si fa sentire. Gli Spurs faticano sempre più a ripartire, restando nell’angolo e subendo le iniziative di Hazard e compagni. Che a metà ripresa trovano il meritato pareggio con Mata, che si ripete tre minuti più tardi. E risultato al sicuro quando Sturridge a tempo scaduto mette il sigillo sulla vittoria della capolista, che mantiene così quattro lunghezze di vantaggio sulle più immediate inseguitrici, le due squadre di Manchester.

Il Manchester City è costretto a faticare fino all’ultimo secondo per avere la meglio di un ottimo West Bromwich che dopo un’ora di gioco si illude persino della vittoria. Gara in salita per i Citizens che rimangono in dieci per l’espulsione di Milner per fallo da ultimo uomo su Long. Per Roberto Mancini la trasferta a The Hawthorns si complica ancor più quando i padroni di casa passano in vantaggio con lo stesso Long. A dieci minuti il cambio che stravolge l’inerzia della partita: entra Dzeko e il City vince. Irresistibile l’attaccante bosniaco che prima insacca di testa il gol del pari dopo meno di due minuti dal suo ingresso in campo, e nei minuti di recupero in contropiede assicura tre preziosissimi punti al City.