Roma, ZEMAN: “Tutte le vittorie sono fondamentali”

Il tecnico giallorosso è soddisfatto della vittoria.

Subito dopo la vittoria contro l’Atalanta, l’allenatore della Roma Zdenek Zeman ha rilasciato alcuni dichiarazioni.

Ecco quelle rilasciate a Roma Channel

Oggi era fondamentale 
“Tutte le vittorie sono fondamentali, è normale che dobbiamo vincere più spesso. Oggi abbiamo imparato a soffrire, poi sul gioco dobbiamo migliorare. Ma il risultato ci da stimoli ad andare avanti”

Oggi nel primo tempo difficoltà tattica o mentale?
“Dopo a partita di Torino la squadra ha avuto problemi. Dietro eravamo troppo staccati, nel mezzo c’era troppo spazio per gli avversari. Dopo il gol eravamo più corti, ma più corti verso il basso. Non abbiamo approfittato delle ripartenze. La squadra se deve giocare per qualcosa deve giocare insieme, più corta”
Aldair colpito da Marquinhos
“Noi l’abbiamo portato a Roma per questo, credevamo in lui, a 18 anni ci ha conquistato con il suo atteggiamento. Mi auguro che crescerà ancora, è un ragazzo importante”

Oggi che partita tattica è stata?
“Rispetto alle altre partite abbiamo lasciato il possesso palla a loro, dobbiamo anticipare l’avversario prima che si sistemi la palla. La squadra comunque ha capito cosa dovrebbe fare, si deve applicare per cercare di riuscirci”

Oggi fuori giocatori importanti, avranno altre possibilità ma diventa fondamentale l’impegno
“Per me le gerarchie si fanno in settimana, mi dispiace magari per Osvaldo che reputo con grande talento ma bisogna che lo metta a disposizione. Se in settimana non da il massimo preferisco gente che ha voglia di lottare per questa maglia e questa città”

Su Destro?
“Ha lavorato tanti, ma magari non ha chiaro qualche cosa, la prima palla è partito da solo e poi ha crossato per nessuno. Ma è un giocatore importante, sta provando a fare gol, la prossima volta la mette dentro”

La Hall of Fame?
“Giocatori importanti che hanno dato tanto a questa società, spero che quelli che sono qui diano ancora tanto e facciano la storia della Roma”

Vittoria di fronte al presidente…
“Siamo contenti di aver vinto, ma si dice sempre che la società non esiste e io invece penso che la società c’è dall’inizio. In questi tre giorni abbiamo avuto la possibilità di parlare con loro e programmare delle cose”

Chi prenderebbe della Hall of Fame?
“Li prenderei tutti”

 

ZEMAN IN CONFERENZA


Il suo calcio non è difficile da apprendere, a che punto siamo?

“Prima dobbiamo imparare a soffrire, ad acquisire mentalità, poi possiamo imparare a giocare a calcio”

Nel primo tempo Tachtsidis usciva a pressare, nel secondo tempo è stato davanti alla difesa
“Gli ho chiesto io di abbassarsi visto che la difesa non saliva e si creava spazio tra le due linee”

In panchina oggi giocatori importanti, non è tardi per accorgersi che due giocatori del genere non credono nel suo gioco?

“Questa è la settimana che non mi hanno convinto, spero che la prossima mi convinceranno, per me sono giocatori importanti ma non basta chiamarsi in un modo, bisogna dimostrarlo ogni giorno”

 

ZEMAN A SKY

Qualcosa ha funzionato, qualcosa meno, soprattutto nel primo tempo. Viste le tensioni la cosa pià importante era vincere oggi?
Non mi piace questo concetto, ma penso sia giusto che prima impariamo a soffrire e poi impariamo a giocare. Abbiamo sofferto soprattutto all’iniizo, ma la vittoria sereve a noi e all’ambiente.

Squadra molto bassa che aspettava e ripartiva. Fa parte del progetto tattico?
No, eravamo spaventati dopo Torino e c’erano preoccupazioni in partenza. Eravamo subito tanto lunghi e abbiamo lasciato spazio. Se non si prende coraggio da dietro andando ad aiutare i centrocampisti poi sono loro ad abbassarsi.

Tre esclusioni eccellenti… E’ un fatto momentaneo di scarsa forma o non vi capite tatticamente?
Ho sempre detto che per me possono giocare tutti, il discorso è che scendono in 11 e ho scelto questi. A me interessa quello che i ragazzi fanno al momento e ora ritenevo che questa formazione fosse la migliore. Non discuto le qualità di De Rossi, Osvaldo o Burdisso, giocatori importanti e che spero ci daranno tanto.

Alcuni giocatori però non capiscono ancora il suo calcio?
Ho parlato di Burdisso,ma vorrei venti giocatori con la sua mentalità e la sua applicazione. Ora non riesce a rendere al meglio, ma ne vorrei venti così.

Per lei quale è la posizione ideale di De Rossi?
Per me può fare l’intermedio ed esprimersi al meglio. Poi da giocatore importante quale è può fare anche il mediano centrale,ma questo viene dopo.

E Osvaldo? Solo punta centrale o anche esterno come da giovane a Lecce?
Lo impegnavo anche a sinistra, per me è un attaccante completo e il giocatore con più talento dopo Totti in questa squadra. Il problema è farlo uscire fuori questo talento e per ora non ci sono riuscito.

Si fa fatica a capire l’esclusione di Osvaldo,capocannoniere della Roma. Da cosa nasce l’esigenza? Provare Destro al centro? Oppure semplice scelta tecnica?
Voi non siete in settimana sul campo e potete meravigliarvi. Ripeto che per me Osvaldo dopo Totti è quello di maggior talento anche se in questo momento non riesce a farlo uscire fuori.

Mi dà il permesso di seguirla tutta la settimana?
Deve chiederlo ai dirigenti io non posso darglielo (sorride).

(gli viene mostrato l’episodio in cui Cigarini cade a terra, l’arbitro non fischia e si continua a giocare)
Quale è la sua posizione in questo senso, quando succede questo tipo di infortuni?
Bisogna seguire la regola, finché l’arbitro non fischia si gioca: per me è naturale e giusto. Anche perché molti giocatori ne approfittano nella maggior parte dei casi, quando sono in difficoltà si buttano per terra.

Come reputa la prova di Marquinhos? Se ne parla un gran bene…
E’ un ’94 arrivato qui con delle qualità. Ci vuole un po’ di esperienza perché non si gioca il calcio del Brasile, ma si è applicato ed è bravo sia fisicamente che tecnicamente. Spero riuscirà a crescere con noi.

Quanto le serve per inculcare le sue idee nei giocatori al meglio? E quanto hanno le capacità per apprendere tutto?
Io non devo insegnare a giocare a calcio, lo sanno. Il problema è di mentalità, di capira cosa si vuole ed essere propositivi. Siamo ancora troppo passivi e non riusciamo a giocare tutti insieme. Bisogna lavorare su questo. Spero di riuscire a risolvere tutto al più presto anche se ora avremo 15 giocatori convocati per le Nazionali e potremo fare poco sul piano tattico. Spero la Nazionale sia per i giocatori uno stimolo e che cercheranno di fare il meglio possibile.