Inter, STRAMACCIONI: “Penseremo come sempre a vincere”

Parla in conferenza stampa l’allenatore neroazzurro.

(getty images)

In vista del derby di domani Andrea Stramaccioni parla in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Sulle emozioni rispetto allo scorso anno: “Sarà totalmente diverso. Perché ora siamo un’Inter avviata, non presa in corsa come accaduto lo scorso anno. Questo è un nostro percorso iniziato il 4 luglio, quindi totalmente diverso“.

Sul favorito: “Non credo si possa indicare un favorito, abbiamo cambiato tanto entrambe e questa è la classica partita da tripla, sicuramente affascinante“.

Su Chivu: “Un interventino, è stato. Ha completato la riabilitazione. Non sono competente in materia di tempi, non credo prima di un mese. Voglio che i giocatori rientrino al 101%, perché devono sentirsi sicuri, sono un patrimonio della società e c’è fiducia in chi li sostituisce“.

Sulla formazione: “Come sempre, penseremo a vincere. Coutinho nell’ultima partita con la Fiorentina l’ho inserito per metterli in difficoltà. Poi, in Serie A puoi anche preparare bene una partita e ti gira male. Di sicuro, cercheremo di vincere come sempre“.

Sul giorno di riposo in più dei rossoneri: “Non cerco alibi, ognuno ha gestito al meglio i suoi impegni. Hanno giocato un giorno prima, ma non credo che influirà sul risultato. Si può trattare solo di piccoli vantaggi individuali sul giocatori“.

Su Coutinho: “E’ sempre alto uguale, un po’ i capelli (ride, ndr). Scherzi a parte, non avevo dubbi sul suo rendimento. E non ne ho mai avuti. Philippe è un patrimonio, ha appena compiuto 20 anni e deve seguire un processo di maturazione. Il fatto di essere prossimo a sposarsi è importante per lui“.

Su El Shaarawi: “Non ci snaturiamo, come ho detto per Jovetic. Che Stephan stia facendo benissimo è oggettivo, ma a me piace vedere le cose nel contesto: se fa bene è anche per come il Milan gioca e per gli altri compagni. Credo che tutta la loro squadra stia facendo bene nelle ultime partite, ma sicuramente lavoriamo e lavoreremo per farci trovare pronti domani“.

Sulle richieste ai suoi ragazzi: “Io chiedo sempre ai miei ragazzi di essere sempre più squadra. So bene che all’inizio di un ciclo è difficile avere una continuità impressionante, ma è meglio la crescita nelle prestazioni che produci. Detto ciò, il risultato di domani è importante e affronteremo la partita per vincerla. Ma esasperare troppo la preparazione di questa partita può far male a una squadra di inizio ciclo. Voglio un’Inter che cresca, questo è il mio obiettivo“.

Sulle dichiarazioni di Allegri: “Credo che abbiamo un mix tra giocatori esperti, che hanno scritto la storia, e chi sta diventando giocatore dal profilo giusto per essere parte del nuovo ciclo dell’Inter. Siamo all’inizio di un cammino, non mi sono mai buttato giù perché so che un lavoro iniziale ha di questi step. Domani avremo un test importante, una verifica anche della continuità nelle prestazioni positive. Dovremo dimostrare quanto siamo cresciuti a livello di prestazioni da grande squadra“.

Su Cassano uomo derby: “Non lo so, spero che sia uno con la maglia nerazzurra. Vuol dire che staremo commentando una vittoria. Se poi è Cassano o Handanovic, mi interessa fino a un certo punto“.

Sulla difesa a tre annunciata da Allegri: “Se ne ha parlato, non ci gioca (sorride, ndr)“.

Preoccupazione Pazzini o contento assenza Ibrahimovic: “A noi manca Eto’o (ride, ndr). Credo sia inutile parlare di questo, l’Inter ha girato pagina e siamo ripartiti. Siamo un mix nuovo, non c’è nessun rimpianto per chi non è qui. Per i giocatori del Milan, è giusto che ne parlino loro“.

Su Snejider: ” Capisco che dall’esterno magari puoi pensare così. Ma c’era il consenso mio e del dottor Franco Combi. Il decorso del suo infortunio è chiaro e nitido, e lui può svolgere in accordo con noi la prima fase della fisioterapia negli USA, non c’è assolutamente problema. Siamo tutti d’accordo. Farà la prima settimana nel centro di Los Angeles, tutto finalizzato perché rientri prima“.

Sull’accostamento a Mourinho: “Credo di non essere nessuno rispetto a José. Non mi sono mai paragonato a lui neanche per un secondo, sono giovane e provo a fare esperienza alla velocità della luce. L’unica cosa che ci accomuna è aver allenato l’Inter, lui ha scritto la storia dovunque. I paragoni con Mourinho non mi fanno bene e sono fuori luogo. Poi, che un giocatore posso dire che i tratti ricordano un altro tecnico è un’opinione personale. Credo sia ridicolo paragonarmi a lui da parte mia, lo dico in modo sereno“.

L’idea di domani sera: “Dovremo dare tutto quello che abbiamo, per batterli. Ma qualsiasi risultato non può cambiare la nostra stagione. Voglio vedere se riusciamo a produrre una bella prestazione in un match così duro anche a livello ambientale“.

Meglio vincere il derby o aver vinto in Europa League: “Per me, era molto importante giovedì perché ho mandato in campo un’Inter totalmente diversa. Quando cambi sette decimi di formazioni, togliendo il portiere, e hai una risposta intensa, allora è fondamentale. Per me è ovvio che la partita di domenica sia una verifica di alto spessore perché è uno scontro che ci può permettere di rimanere legati alla testa della classifica. E poi, è un derby che moltiplica in positivo o negativo tutto quel che accadrà“.

Meglio Coutinho o El Shaarawi: “Non ho l’esperienza per valutare la carriera futura di chi come El Shaarawy non alleno. Ha qualità incredibili e le ho viste nelle giovanili del Genoa. Per Coutinho, vedo negli allenamenti quanto è forte e gli dico negli allenamenti: ‘Neanche tu sai quanto sei forte!’, per spronarlo. Sono convinto che farà una carriera importante, spero qui all’Inter“.

Sulla lunga trasferta di Europa League: “Le scorie ci sono, il post-gara è pesato. Anche perché sono entrato in camera alle 4.30 del mattino, e alle 10 facevamo allenamento. Purtroppo faremo solo un allenamento con tutti i giocatori, ma non sarà mai un alibi per noi. In tanti mi hanno messo in difficoltà a scegliere perché hanno fatto molto bene“.

Sulle dichiarazioni di Moratti: “Ha fatto la formazione (ride, ndr). Segue tutto quel che gli dico, ci sentiamo ogni giorno. Non ho difficoltà a condividere e spiegare quello che faremo. Per quanto riguarda Cambiasso, da difensore già a Torino lo aveva fatto completando però l’azione a centrocampo. Con l’operazione di Chivu, Esteban è un valore aggiunto e può fare tranquillamente il centrale. Sa fare il playmaker e legge bene la fase difensiva“.

Su un possibile pareggio: “Non dobbiamo pensarlo ora, ma magari durante lo svolgimento della gara. Lì sta l’intelligenza di una squadra e di un allenatore capire se è meglio portare via un punto o rischiare, questo è naturale. Ma prima della partita è impossibile pensarci“.

Nuovamente su Pazzini: “Se io fossi Pazzini, è normale che vorrei dimostrare all’Inter che ha sbagliato a non puntare su di lui. Ma queste sono le cose belle dello sport, voler mostrare il proprio valore. Non c’è spirito negativo, è il bello dello sport. E’ naturale che Giampaolo voglia far bene domani, come Cassano per noi“.

Su Allegri: “Non invidio niente ad Allegri, se non che ha già vinto uno scudetto e gliene va reso merito. Ma io alleno l’Inter, non invidio davvero nulla. La forza di un allenatore è anche nel cucire il miglior vestito al suo giocatore“.

Su Palacio: “Rodrigo sta bene, ma calcisticamente no perché faceva fisioterapia. Abbiamo erroneamente creduto potesse rientrare prima, poi lo abbiamo gestito da Torino in poi. Ma a livello fisico sta bene, a livello di condizione calcistica devo recuperarlo“.

Su Guarin: “Fredy è in condizione. In forma te lo dirò domenica sera…“.

Sulla quasi concomitanza con Barca – Real: “Domani ci saranno diverse partite. La guarderò poi, perché sono due esempi da cui imparare“.