JUVE. CARRERA trova l’alibi: “Questione di testa. E ci alleniamo poco”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ma il sostituto di Conte assicura: “Stiamo crescendo”. Chiellini: “Non siamo stati bravi a gestire la partita”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Bramardo) – Schiacciasassi in campionato, ancora a singhiozzo in Champions. Vero che lo Shakhtar di Lucescu non perde da 26 gare, 5 gol subiti prima di quello di Bonucci, però la Juventus feroce, questa volta non si è vista. “Siamo entrati in campo un po’ timorosi — ammette Carrera —, sapevamo che avevamo un avversario difficile da affrontare, siamo entrati in campo un po’ contratti. Preso il gol, abbiamo recuperato subito, e ce la siamo giocata alla pari. Stiamo crescendo, dobbiamo lavorare ancora”. Rifarebbe il cambio di Vucinic? “La sua inventiva poteva esserci utile, ma ci serviva una punta che marcasse Fernandinho, Vucinic era stanco e lo abbiamo cambiato. In Champions ci sono squadre forti, ti concedono poco. Stanchezza? Con tanti impegni ravvicinati abbiamo poco tempo per allenarci, per lavorare”. Turnover in vista del Siena? “Pensiamo a riposare un giorno, poi penseremo al campionato”. Non aveva torto Carrera alla vigilia a temere la squadra di Lucescu: “Sono molto tecnici e hanno un allenatore che conosce bene calcio italiano. Dovremo fare una partita da Juve, aggredire l’avversario e non farlo respirare”. Così non è stato, come ammette Lichtsteiner. “Era importante fare tre punti stasera non ci siamo riusciti, alla prossima dobbiamo vincere per forza. Nel primo tempo siamo mancati nei primi quindici minuti e loro hanno cominciato a giocare, abbiamo perso la fiducia, abbiamo fatto il contrario di ciò che avevamo preparato. Nella ripresa ci siamo rimessi in quadro. Lo stadio non era pieno, ci è mancata la spinta dei nostri tifosi”. Gli fa eco Bonucci: “È mancato il sostegno che il pubblico riesce a darci di solito in campionato”. “Abbiamo trovato un avversario di qualità, non siamo stati bravi a gestire la partita — la spiegazione di Chiellini —. Se non perdi questo tipo di gare è un buon segnale”. Conte ha confermato l’attaccante che ha segnato nella partita precedente, Matri. Sta diventando una regola? “Forse sì — dice il d.g. Marotta —, però credo che la logica sia quella di utilizzare i giocatori con grande intelligenza. Lo sta facendo molto bene Conte. I giocatori che subentrano rispondono molto bene”. In settimana si è tornato a parlare con insistenza di top player. “Il tutto nasce da mie dichiarazioni, che sono logiche per un dirigente della Juventus — spiega Marotta —. Migliorare la qualità è un obiettivo che un club si deve prefiggere indipendentemente dal budget che ogni società ha a disposizione. Per quanto riguarda le caratteristiche, è chiaro che il gioco di Conte è dispendioso per le punte, che dobbiamo sfruttare le eventuali opportunità che il mercato ci presenta”.