INTER. CASSANO: “MILAN? IBRA faceva i gol ma THIAGO era il più importante”

L’attaccante nerazzurro è stato ospite di “Undici” con Pierluigi Pardo. Ecco le sue parole…

(getty images)

 

Antonio Cassano, ospite di Pierluigi Pardo al programma “Undici, ha rilasciato delle dichiarazioni a 360 gradi:

Su Ibra: “Zlatan devo ringraziarlo in particolare, perché se non ci fosse stato lui a sponsorizzarmi non so quanto avrei giocato”.

L’esclusione di Lippi al Mondiali 2010 in Sud Africa: “Mi sa che è stato qualche giocatore a spingere per non farmi andare ai Mondiali in Sudafrica”.

All’Inter, mai visto un inizio così: “Non so se questo è il miglior Cassano di sempre, certo dal punto di vista realizzativo sì, anche se io ai gol preferisco gli assist. Nella mia carriera non ho mai reso al cento per cento delle mie potenzialità, ma va bene lo stesso. Alla Pinetina mi fanno sentire importante, da quello che conta di meno al Presidente. Per me l’importante è essere felice e qui lo sono. Ho tanti nemici nel mondo del calcio, ma all’Inter mi vogliono bene”.

Il derby contro il Milan la sua ex squadra: “Non mi facevano sentire importante. Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me. So che i tifosi rossoneri mi fischieranno, ma io li ho sempre ringraziati per il sostegno durante i momenti negativi: purtroppo se ho litigato con loro è colpa di qualcuno”.

Compagni rossoneri: “Con i miei ex compagni mi trovo bene, li sento spesso: sono in contatto con Ibrahimovic, Yepes e soprattutto Tassotti. Galliani no, di lui non parlo. Per quanto riguarda Pazzini, non penso a chi abbia fatto l’affare e chi no: lui è un amico e spero possa fare bene, anche se non ci sono più io a dargli i palloni”.

Le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva:  “Di sicuro i rossoneri ci hanno perso di più con la partenza di Thiago Silva: Ibra faceva gol, ma Thiago per la squadra era più importante. Dava sicurezza a tutti”.

Le liti con Capello e Garrone: “A Roma ho avuto il più grande allenatore della mia carriera: Fabio Capello. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa. Se però potessi pagare per tornare indietro e non fare quello che ho fatto, non tratterei male Garrone, il presidente della Samp: mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata, e comunque Genova sarà la città dove vivrò quando avrò smesso di giocare”.

La Nazionale: “Nel 2006 Lippi è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a spingere per non farmi andare ai Mondiali in Sudafrica. Ora sto bene, ma deciderà Prandelli se sarò all’altezza della maglia azzurra. Voglio andare in Brasile e giocare il Mondiale, è il mio sogno, per ora sono l’uomo dell’Europeo”.

I pronostici di Fantantonio: “La Serie A spero la vinca l’Inter: la Juve in questo momento non ha rivali e il Napoli è ormai una realtà consolidata, ma abbiamo le qualità per stare a ruota ad entrambe le squadre. Milito vincerà la classifica marcatori, il Barcellona vincerà la Champions e Messi, che per me è più forte di Maradona, rimarrà il più forte anche per i prossimi 10 anni”.

La moglie Carolina Marcalis: “Il matrimonio con mia moglie mi ha cambiato la vita, l’ha svoltata. Non so se accetterebbe il terzo Cassano in casa, ma io mi auguro lo stesso che sia maschio come il primo”.

Il programma consente agli ospiti di schierare “l’undici” preferito. Cassano ha scelto un 4-3-1-2: “Casillas in porta, difesa con Sergio Ramos, Thiago Silva, Yepes e Candela. A centrocampo Emerson e Palombo, con Cristiano Ronaldo, Messi e Zidane dietro all’unica punta Ronaldo. Io sto in panchina”.