NAPOLI. MAZZARRI tenta l’aggancio nello stadio che lo lanciò

LA GAZZETTA SPORTIVA- Per restare in testa il Napoli deve battere la Sampdoria, sua ex: «Pubblico caldo, un bravo tecnico, club solido: per noi altro esame»

 

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Ci ritorna ogni volta volentieri, Walter Mazzarri. Vi arrivò nel 2007 dopo anni altrettanto importanti con la Reggina, condotta a tre salvezze consecutive, l’ultima nonostante un fardello di undici punti di penalizzazione. Qui la definitiva consacrazione. Non è più la sua casa, Marassi, ma resta un luogo di emozioni, di vecchi amici da riabbracciare. Ed è anche un appuntamento da non sprecare per il suo Napoli che oggi per confermare il primo posto dovrà rispondere con una vittoria a quella della Juventus ieri sera contro la Roma. «E’ bello tornare a Genova, dove ho conosciuto l’Intertoto per poi sfiorare la Champions League. Nel secondo anno perdemmo la finale di coppa Italia, ai rigori, contro la Lazio, sul suo campo. E quello resta il mio più grande rammarico» […] «Complimenti a Ferrara, sta dimostrando di essere bravo, lo stimo molto e poi è stato anche una bandiera del Napoli. Complimenti anche alla società blucerchiata, è tornata ai livelli che merita e non risentirà delle assenze. Inoltre, loro giocano in casa, in uno stadio caldo che conosco bene» […] AntiJuve? «Sono passate solo cinque giornate di campionato è inutile parlare di anti Juve anche perché ci sono squadre come le milanesi, le romane e la Fiorentina che possono inserirsi per i primi posti. A proposito dei viola, vincere contro di loro è stato importantissimo, perché giocano molto bene e lo si è visto anche successivamente. La crescita è fatta anche di vittorie che cogli quando non sei al massimo».