SERIE A. Il TORINO sbatte contro i pali. UDINESE in salvo

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Squadre svogliate: i granata prendono tre legni, i friulani si fanno vivi solo nel finale…

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RASSEGNA STAMPA – (G. Longhi) – Zero gol, due traverse, un palo e poco gioco. Due squadre svogliate che lasciano aperte le domande di fondo: quanto vale il Torino senza Bianchi? E quanto l’Udinese senza Di NataleVentura lascia per la prima volta il capitano in panchina e punta su Meggiorini, in difesa Di Cesare per Glik, nel pensatoio Gazzi e non Brighi. Nuovo modulo nel segno del turnover: 4-3-3. Anche l’Udinese è rifatta rispetto al Milan, con Barreto per Di Natale, Willians regista, Allan e Lazzari interni, Basta e Armero sulle fasce. Confermato il 3-5-2. E così il primo tempo è un esempio da manuale di gioco bloccato: il Toro fa la partita, o almeno ci prova, ma il ritmo è troppo basso e mancano idee alternative a uno stucchevole possesso palla. L’Udinese, poi, non aiuta perché pensa soprattutto a coprirsi, visto che Armero spesso scala a fare il terzino, aspettando Darmian che invece ha paura di spingere. Willians segue Vives da vicino, Basta ha il freno a mano tirato, la strana coppia d’attacco (il piccolo Barreto, il lungo Ranegie) gira a vuoto. Dopo mezz’ora di nulla, arriva la scossa. Traversa di Basha con un gran tiro da fuori, poi la prima azione in velocità, Darmian salta Armero, cross, Meggiorini non ci arriva di un niente. Per cinque minuti, s’intuisce come dovrebbe essere il Toro senza Bianchi: veloce sulle fasce, imprevedibile con Stevanovic che fa movimento, Sansone che salta l’uomo per tentare il tiro. Ma la doppia occasione non cambia la sostanza di una partita giocata da due squadre imbottite di mediani poco creativi. All’inizio della ripresa, la seconda fiammata: sventola di Sansone da fuori, Brkic si salva deviando sulla traversa. Guidolin interviene e toglie lo spento Barreto, chiedendo a Pereyra di giocare leggermente dietro Ranegie. Ventura risponde con un cambio fischiato dal pubblico e in effetti abbastanza anomalo: Bianchi per Sansone, e non per l’inconcludente Meggiorini. Una decina di minuti più tardi tocca a Santana per Stevanovic: e si torna al modulo di partenza. Il ritmo intanto si abbassa di nuovo, il Toro si ributta sotto, ma trova un’altra robusta dose di sfortuna: tiro di Santana, palo interno, il pallone corre parallelo alla linea di porta con Brkic battuto. Brivido finale: testa di Benatia, Gillet blocca sulla linea. Dopo 92 minuti e 40 secondi è apparsa l’Udinese.