MILAN. Riconquistare San Siro, ci prova TASSOTTI

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Allegri resta squalificato, in panchina andrà lo storico vice e tenterà di rompere l’incantesimo delle zero vittorie in casa…

(Getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (F. Della Valle) – Dopo tre partite in casa e zero vittorie, toccherà a Tassotti, uno che ha 32 anni di Milan sulle spalle, provare a riconquistare uno stadio che ormai più che il dodicesimo uomo sembra un nemico giurato. Non solo perché da quando è stato cambiato il prato le due milanesi non sono mai riuscite a vincere, ma anche perché una parte della tifoseria ha accompagnato con mugugni e fischi le ultime prestazioni rossonere. “Il fatto di aver iniziato con una sconfitta ha portato tensione e ci ha tolto fiducia — è il suo pensiero —. Non so se questa sia la stagione più difficile, non si può paragonare questo momento ad altri del Milan del passato, di sicuro uno così non me lo ricordo. Però se ne viene fuori cercando un po’ di serenità”. Difficile essere sereni con tre punti in classifica, un allenatore in bilico e senza Ibrahimovic che ti tirava (quasi) sempre fuori dai guai. Tassotti è uno dei fantasmi che aleggia sulla testa di Allegri, il candidato numero uno per sostituirlo. Lui però giura fedeltà al proprietario della panchina: “Mi spiace che Allegri venga messo in discussione, io sono molto legato a Max, credo che sia uno dei migliori 3-4 tecnici con cui ho lavorato. Come gestiremo la partita? Fino a poco prima lui può parlare alla squadra a Milanello, poi in qualche modo faremo, ormai si parla di telepatia… A parte gli scherzi, ormai ci intendiamo. Adesso è più facile giocare fuori che in casa, però i fischi sono legittimi se non piace lo spettacolo. Non siamo stati fortunati e questo ci fa capire che dobbiamo giocare col coltello tra i denti. A Udine ci abbiamo messo anche del nostro, ma abbiamo fatto 25 minuti molto bene”. Il primo passo sarà aumentare l’attenzione in fase difensiva, perché i gol sono arrivati spesso da errori individuali. Con Zapata squalificato, toccherà a Bonera insieme a uno tra Mexes e Acerbi. In attacco fiducia al tridente con El Shaarawy, Pazzini ed Emanuelson. Robinho partirà dalla panchina. Bojan è arrivato con qualche problemino ma presto lo vedremo titolare. Vorremmo provare qualcosa di diverso, ma è difficile giocando ogni tre giorni. Il Cagliari ha riposato e sarà più fresco, comunque la classifica è brutta per tutti e due. Dobbiamo trovare dentro di noi il gusto della sfida, non possiamo partire battuti, non è da Milan.