EUROPA LEAGUE. INTER. STRAMA: “Nessun tabù, ma grande grinta”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – “Ottimo il secondo tempo, finalmente abbiamo saputo reagire. Ho fiducia in questi ragazzi”…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (L. Taidelli) – Ora sotto col Siena. L’Inter non centra la vittoria interna nemmeno al quarto tentativo e ci riproverà domenica contro la squadra di Cosmi. Quando Stramaccioni – osannato dalla Curva dopo la difesa dei colori nerazzurri a Torino – tornerà alla squadra migliore dopo un turnover “che contro i russi rifarei anche col senno di poi, perché la gara col Siena è importantissima”. Così il tecnico sul tabù San Siro: “Un po’ finisci col pensarci, perché ancora non siamo riusciti a dare una gioia ai nostri tifosi e perché di nuovo siamo partiti ad handicap con quel rigore. Tutto questo forse può creare una forma di pressione, ma non parlerei di una regola. È presto per dirlo e spero che non sia così. E soprattutto vorrei soffermarmi sulla voglia che probabilmente non abbiamo avuto in altre gare di non perdere e di cercare il terzo gol anche con poco tempo”. Questa invece l’analisi sulla partita contro il Rubin: “Sicuramente nel primo tempo abbiamo sofferto il loro palleggio, con Cassano e Livaja abbiamo faticato. Eppure dopo aver subito il “solito” gol in casa abbiamo reagito e sfiorato più volte il pari, prima di trovarlo con Livaja, che ha fatto una grandissima partita, come lo stesso Cassano. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio, anche grazie all’ingresso di Guarin. Eppure nel finale abbiamo preso comunque un gol brutto, ma poi è stata ottima la reazione e la voglia di non perdere”. Le cifre però condannano la retroguardia, che in casa ha incassato 9 reti in quattro uscite. “Ma non ha senso parlare di disattenzioni individuali — replica Strama —, sono errori di squadra ma gravi, perché eravamo vicini alla vittoria più di quanto non potesse sembrare. Non è giusto puntare il dito su Jonathan, che sia un momento sfortunato lo dimostra il rigore ma pure il gol fallito dopo. Comunque non è uscito per questo, ma perché mi serviva un centrocampista in più. Continuo ad avere grande fiducia in tutti i ragazzi”.