TORINO. “La strada è giusta. Dovevamo pareggiare”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ventura: “Puniti al primo tiro subito”. Ogbonna: “Juve? Ho un contratto fino al 2016″…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Bramardo) – Lo stadio colmo, con tanto di record di spettatori, la coreografia della Maratona, i cori incessanti non sono stati sufficienti a spingere i granata in gol. Il gol a freddo di Milito e l’errore in fase difensiva hanno pesato sulla gara come un macigno. La voglia non è stata sufficiente per spingere la palla alle spalle di Handanovic protagonista di una parata miracolosa su Bianchi. Questa l’analisi di Ventura: “Siamo sulla strada giusta. Teniamo presente che siamo una squadra con molti esordienti. Dobbiamo acquisire consapevolezza, ma i presupposti ci sono per fare bene pur soffrendo. Non ha senso parlare di risultato giusto o no. Ha fatto la differenza la maggior esperienza dell’Inter passata in vantaggio al primo tiro. A tratti abbiamo fatto la partita, abbiamo creato occasioni buttandone tante, quando i giocatori le rivedranno alla tv diranno… accipicchia. Siamo una neopromossa che si rammarica per non aver pareggiato con l’Inter, è tutto dire. Mi spiace per i nostri tifosi ma credo abbiano capito, abbiamo seminato qualcosa di importante, dobbiamo continuare a innaffiare perché cresca la pianta”Ogbonna si lascia scivolare addosso la sconfitta: “Mi sono tolto una soddisfazione, giocare di nuovo in A. La partita? Credo sia stata una gara equilibrata, abbiamo cercato di spingere, se fossimo stati fortunati sul tiro di Bianchi sull’1-1 la gara sarebbe cambiata. Ranocchia? È un grande giocatore, molto forte, siamo amici, ho scambiato la maglietta con lui. Il mercato? Non mi disturba, mi inorgoglisce. La Juve? Sono nel Torino fino al 2016 non vedo perché dobbiamo parlare di un passaggio alla Juve. Sereno Gillet: “Dobbiamo salvarci, è questo il nostro obiettivo, far punti subito per rimanere a metà classifica. Due gol con tre tiri al massimo e potevamo pareggiare”. Adesso il calendario è tutt’altro che semplice: trasferta a Genova con la Samp, poi l’Udinese in casa e la trasferta di Bergamo, tutto in sette giorni.