LA GAZZETTA DELLO SPORT – In Nazionale i giocatori schierati finora dietro le punte non hanno mai convinto fino in fondo, così tocca a lui. Ha qualità, salta l’uomo e vede la porta: può funzionare…
RASSEGNA STAMPA – (A. Elefante) – Ci (ri)prova lui dopo Mauri, Aquilani, Montolivo, Thiago Motta. Con la zavorra di un ruolo diventato consegna, quasi missione: fare un lavoro utile per la squadra senza mai sentirlo come proprio mestiere fino in fondo. In un centrocampo atipico come quello studiato nel tempo da Prandelli, ci sta bene un trequartista come Diamanti. Alino è più trequartista di qualità degli altri perché più di loro salta l’uomo e vede la porta, in proprio o per la profondità altrui. E’ duttile almeno quanto loro, tanto che Prandelli lo vede pure come interno. Dà e regge il ritmo visto che da sempre fa un metro in più piuttosto che uno in meno. Cosa si vuole da lui stasera? Un assist o magari un gol che gli escano così, senza pensarci troppo: questa Italia non gli chiede di più.
