LAZIO. LOTITO: “PETKOVIC grande professionista, l’ho scelto subito. Ha tutto per essere allenatore della LAZIO”

Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, a SkySport24 rilascia dichiarazioni sull’allenatore Vladimir Petkovic…

(Getty Images)

 

Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, ai microfoni di SkySport24 parla di Petkovic e dichiara: Petkovic è un grande professionista che ha ben chiaro quello che vuole e che ha anche una grandissima moralità. E’ una persona che lavora ed è sensibile alle innovazioni tecnologiche che applica ad ogni lavoro che effettua la squadra. L’ho scelto subito, tra di noi c’è grande intesa. Ha tutti gli ingredienti per essere l’allenatore della Lazio, ho grande stima e considerazione della persona, dell’allenatore e anche dell’uomo. Chi lo ha scelto? Siamo solo io e Tare a decidere, e lavoriamo all’unisono. Siamo abituati ad attrezzarci nel tempo non solo nella fase di mercato ma anche prima e vale lo stesso per l’allenatore. Abbiamo capito subito che una piazza come Roma doveva essere portata su schemi diversi da quelli tradizionali e lui poteva essere l’uomo più adatto per una squadra che doveva sdoganare gli schemi convenzionali. Vogliamo allenare i giocatori mentalmente e non solo sportivamente; Petkovic è l’uomo ideale per questo. Parla prima di tutto la lingua del cuore con i giocatori. Già dopo pochissimi giorni ha capito subito la psicologia e le problematiche di ogni giocatore”. Su Mauri. “E’ sereno, è cosciente di non aver commesso nulla; io però non faccio il giudice, noi siamo estranei a questi problemi e ci dobbiamo preoccupare di quel che facciamo e non di quel che non facciamo. Sta pagando lo scotto di una frequentazione e non trovo giusto che una persona possa pagare per una semplice conoscenza. E’ come se io sono amico di una persona che la notte fa una rapina e per questo vengo arrestato. Abbiamo comunque fiducia nella giustizia. Avrà gli strumenti per dimostrare la sua innocenza”. Sul monte ingaggi (Lazio quinta squadra del campionato di Serie A). “Le cifre che noi abbiamo sono compatibili con il bilancio. A gennaio, poi, opereremo ancora, per quelli che ora non fanno parte del progetto. Abbiamo gli strumenti per far bene; non dobbiamo comprare a tutti i costi, dobbiamo solo fare interventi mirati dove dobbiamo potenziarci. La Lazio comunque è sempre uscita in utile senza artifizi contabili. Abbiamo costruito una squadra competitiva e che può competere su tre fronti. Non abbiamo alienato alcuni giocatori richiesti da altre squadre perchè li ritenevamo utili al progetto. Noi cerchiamo di fare interventi mirati. Ora dobbiamo mettere in condizione giocatori che non fanno parte del progetto attivo, di farli giocare in altre squadre”. Situazione Diakitè. “La Lazio ha una serie di difensori centrali. Avrebbe piacere che il giocatore firmasse il contratto. Lo abbiamo prelevato dal Pescara, lo abbiamo cresciuto, gli abbiamo rinnovato il contratto quando era infortunato, poi ha chiesto 1,2 milioni di stipendio, troppo per i nostri standard, noi abbiamo offerto 700mila euro, una cifra alta, ma ha rifiutato, allora gli abbiamo proposto di andare al Bordeaux, alla Fiorentina, al Genoa ma non c’è voluto andare, come anche in Russia a 1,3 milioni. Questo è uno dei problemi che si deve porre il sistema calcio”.